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| Titolo: 27/05/16 - Calcio scommesse, la Procura chiede 17 condanne (anche per Gillet e Caputo) Ven Mag 27, 2016 4:54 pm | |
| I due ex capitani del Bari sono tra i 17 imputati per i quali, oggi, Procura di Bari ha chiesto un giudizio di colpevolezza. Le partite contestate sono due Salernitana-Bari e Bari-Treviso dei campionati di serie B del 2007-2008 e 2008-2009, match che secondo la Procura sarebbero stati venduti dagli ex calciatori biancorossi per complessivi 220mila euro. Il pm Dentamaro ha chiesto 17 condanne e un’assoluzione, le pene sono comprese tra i 6 e i 18 mesi Un anno per Jean Francois Gillet, sei mesi per Francesco Caputo. I due ex capitani del Bari sono tra i 17 imputati per i quali, oggi, Procura di Bari ha chiesto la condanna nell’ambito del processo sul calcio scommesse. Le partite contestate sono due Salernitana-Bari e Bari-Treviso dei campionati di serie B del 2007-2008 e 2008-2009, match che secondo la Procura barese sarebbero stati venduti dagli ex calciatori biancorossi per complessivi 220mila euro. Il pm Dentamaro ha chiesto 17 condanne e un’assoluzione, le pene chieste sono comprese tra i 6 e i 18 mesi di reclusione.
Gli ex giocatori e dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso e il faccendiere del Bari Angelo Iacovelli, rispondono di frode sportiva e il solo Iacovelli di favoreggiamento. Per lui la richiesta di condanna più alta a 18 mesi di reclusione e 800 euro di multa. Per l’allora team manager della Salernitana, Cosimo D’Angelo, la Procura ha chiesto l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”. Per Massimo Ganci è stata chiesta la condanna a 16 mesi, per tutti gli altri chieste condanne comprese fra i 6 e gli 8 mesi.
La Figc, costituita parte civile, ha chiesto un risarcimento danni non quantificato, con provvisionale da destinare ad attività educative di calcio giovanile. Alcuni tifosi costituiti parte civile hanno chiesto un risarcimento pari a 5mila euro ciascuno con provvisionale di mille euro “perché lesi nel loro diritto alla passione sportiva”. Il processo, che si sta celebrando dinanzi al giudice monocratico Domenico Mascolo, è stato rinviato per repliche e sentenza al prossimo 30 maggio.
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