Bisedo
Messaggi : 3148 Data d'iscrizione : 25.03.15 Età : 50 Località : Bari/San Cataldo
| Titolo: 26/05/16 - Vorrei ma non posso... Gio Mag 26, 2016 11:24 am | |
| La stagione del Bari può essere sintetizzata con lo stringato titolo di cui sopra. Il match contro il Novara, che poteva rappresentare una svolta dal punto di vista dell'inerzia emotiva, non ha fatto altro che affossare, in maniera definitiva, tutte le ambizioni di Serie A del galletto. E non si può nemmeno dire che i biancorossi non ci abbiano provato. In maniera confusa, spesso inconcludente, ma probabilmente era il massimo che questo gruppo aveva nelle sue corde. Tutti gli obiettivi che dirigenza e allenatore si erano prefissi sono pian piano falliti: la promozione diretta è sfumata tempo fa, ora anche quella dalla porta secondaria dei playoff; persino i tifosi, vicini e calorosi sempre e comunque, hanno voltato le spalle alla squadra.
Il Bari non ha mai alzato l'asticella in termini di rendimento, risultando spesso confusionario, quasi incapace di proporre un gioco corale convincente. Vittorie come il 6-2 contro la Pro Vercelli, o il 4-3 nella trasferta di Salerno, hanno solo mascherato tutte le lacune di una squadra mal assemblata. L'unica prestazione di carattere, da grande squadra, i galletti l'hanno sciorinata nella vittoria contro il Cesena, quando al timone c'era ancora Davide Nicola. Per il resto tutti gli appuntamenti cruciali sono stati steccati, vedesi le sconfitte casalinghe con Crotone, Cagliari e Trapani. Il mercato di gennaio, poi, ha consegnato al tecnico gente non funzionale al progetto. Eccenzion fatta per Dezi, ultimo ad issare bandiera bianca e uno dei pochi a salvarsi, i vari Minala, Cissokho e Jakimovski si sono rivelati delle comparse.
Le colpe vanno ovviamente divise in parti uguali: colpevole la dirigenza, incapace di non ripetere gli errori della passata stagione, quando almeno c'era l'attenuante di una società nuova e che aveva il diritto di sbagliare. Colpevole il tecnico, che non è stato in grado di caricare a dovere una squadra apparsa molle persino con 22mila persone ad incitarla. E ovviamente colpevole la squadra: l'inizio senza verve contro il Novara di Baroni ha costretto i biancorossi ad inseguire per tutta la partita, arrivando alla fine dei supplementari poco lucidi e col fiato corto.
Senza dubbio l'epilogo è stato troppo amaro e difficile da accettare. Il 3-3 maturato dopo una rimonta incredibile, con tre gol recuperati in 25 minuti, aveva illuso tutti e ridato speranza ad un popolo sfiduciato. Bastava lasciar scorrere i minuti e portare il risultato fino al 120'. Il gol finale di Galabinov, peraltro con i biancazzurri in inferiorità numerica per l'espulsione di Dickmann, ha riportato tutti sulla terra. Il verdetto, a conti fatti, è quello che più rispecchia l'andamento del match e di tutto l'anno. Soprattutto perchè il Bari, questo Bari, aveva smesso di crederci già da qualche mese. Due anni fa fu meravigliosa, questa, invece, è stata solo una stagione fallimentare.
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