14/05/16 - Rep - Serie B, il Bari sbanca Brescia (2-3): Rosina al 93' e gli errori dei lombardi salvano il quinto posto

I biancorossi restano a tre punti dal Pescara e a due dal Trapani, vittoriosi rispettivamente a Modena (5-2) e in casa con il Crotone (3-0), scavalcato in testa dal Cagliari


Il Bari fa e disfa. Poi, nel recupero, vince e resta in corsa per il terzo posto. I biancorossi battono in trasferta per 3-2 il Brescia e restano a tre punti dal Pescara e a due dal Trapani, vittoriosi rispettivamente a Modena (5-2) e in casa con il Crotone (3-0), scavalcato in testa dal Cagliari. In vantaggio di due gol dopo un quarto di partita, i ragazzi di Camplone sprecano troppo e vengono raggiunti da una punizione di Embalo a sei minuti dal termine. Poi, nel recupero, ritrovano il sorriso grazie al rigore di Rosina, figlio di una bella giocata dei neoentrati Di Noia e Lazzari. Il Bari sale a 68 punti, ma resta quinto: sarà l'ultima sfida di campionato, col Trapani, a disegnare la griglia dei playoff.

Senza Maniero (infortunato), Sansone e Valiani (squalificati), Camplone schiera il tridente Rosina-Puscas-De Luca e preferisce Jakimovski come esterno sinistro e Donati nel cuore della manovra. Nel Brescia emergenza a centrocampo, dove mancano Martinelli, Dall’Oglio, Mazzitelli. Fuori anche il difensore Calabresi. E' un regalo del portiere bresciano Minelli a sbloccare l'incontro, al 15', su una conclusione centrale apparentemente poco efficace di Rosina dei venti metri. Nove minuti più tardi Embalo ruba palla in area a Dezi ma la passa a De Luca, il cui tiro-cross mancino rasoterra trova la zampata a porta vuota di Puscas, sbucato alle spalle di un colpevole Antonio Caracciolo (24').

Il Brescia prova a reagire con Morosini e Andrea Caracciolo, ma è il Bari a fallire l'occasione del tris con un tiraccio di Puscas, pessimo epilogo di un esemplare contropiede avviato da Donkor e perfezionato da De Luca. Chi sbaglia paga. E il conto al Bari lo presenta pochi secondi più tardi Morosini: un destro di prima intenzione dai 30 metri che spedisce il pallone all'incrocio alla sinistra di Micai. Il gol rivitalizza il Brescia, che cerca il pari su punizione con Embalo, ma resta poi in dieci per l'espulsione di Kupisz - forse troppo severa - per un eloquente gesto verso l'arbitro Di Paolo, dopo una decisione del direttore di gara a lui sgradita.

Malgrado la superiorità numerica, il Bari rischia però di subire il pari e deve ringraziare Di Cesare per un paio di salvataggi, a cavallo dei due tempi, sul frizzante Said. Ma è un prodigioso intervento di Micai, un habitué, a negare il pareggio ad Antonio Caracciolo, bravo a impattare il pallone di testa su angolo da destra. E' sui calci piazzati, del resto, che il Brescia può impensierire un Bari in superiorità numerica. Che, superata la paura, riprende possesso della partita e manca per due volte il raddoppio con Boateng (impreciso) e Puscas: bravo in quest'ultimo caso Minelli, che poco dopo rischia però di regalare un altro gol al Bari. I biancorossi rischiano di rovinare tutto sull'ennesima punizione concessa ai venti metri e trasformata in gol con un sinistro.

Repubblica.it