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| Titolo: 06/07/15 - Donati: "Ho lavorato anche in vacanza, sarò guida. Servono innesti. Arrabbiato perché..." Lun Lug 06, 2015 8:09 am | |
| Ha lavorato anche in vacanza per farsi trovare pronto alla ripartenza. I giocatori più esperti generalmente lo hanno come vizio: non staccare mai la spina e curare quasi come una scienza esatta tutti i dettagli. In una lunga intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, Massimo Donati racconta così le ultime ore prima del raduno di giovedì: "Ho voglia di riprendere a sudare. L'età avanza e per quanto mi senta perfettamente in grado di giocare qualche altro anno ad alti livelli, sono consapevole di avere delle responsabilità nei confronti dei più giovani. Voglio essere una guida sia che giochi, sia che non vada in campo. Bari è una cosa che ormai sento mia. Sono tornato per dare una mano a tornare ad alti livelli: ora voglio raccogliere i risultati".
I programmi personali si sposano, dunque, con quelli collettivi: "Il Bari dovrà fare di tutto per essere protagonista. Ma magari le maggiori credenziali saranno su altre formazioni, a cominciare dal Cagliari neo retrocesso. In tal modo, forse avremo la calma per costruire una casa più solida"
Su Nicola... "Lo stimo come allenatore e lavora con uno staff di qualità. In più, è una persona trasparente e leale. Impastare la squadra fin dal ritiro lo aiuterà: è carico, non vede l'ora di riprendere e sono sicuro che saprà trasmetterci la sua voglia".
Il coinvolgimento mediatico del Bari nell'ultimo scandalo del calcio (quello con epicentro a Catania, ndr) non è piaciuto a Donati: "Non nego di essermi arrabbiato parecchio quando ho letto di dubbi sul Bari. Dopo tutto quello che è accaduto in passato, reputo impossibili nuove ombre e non è giusto gettar fango su una città che ha già sofferto tanto".
"Le prime operazioni sono state positive ma penso che diversi affari avverranno nei prossimi giorni. Di certo, saranno necessari un po' di interventi in entrata". Lo dice a chiare lettere Massimo Donati nell'intervista rilasciata a La Gazzetta del Mezzogiorno. "In tanti andranno via e sul piano numerico occorreranno integrazioni. Ma sono sicuro che verrà fuori una squadra competitiva".
Anche con qualche giovane? Donati la pensa così: "Scalera, Castrovilli e Minicucci hanno qualità e possono crescere. Ma il problema sui ragazzi è generale: in Italia si aspetta troppo per lanciare i giovani. All'estero, i giovani di 18 e 19 anni vengono impiegati con continuità, consentendo loro di sbagliare. Purtroppo, la nostra mentalità ci ha portato indietro rispetto ad altre nazioni europee". tuttobari.com | |
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