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| Titolo: 21/04/16 - Bari, ecco i tuoi cervelli: la strana storia di Romizi e Donati. A gennaio... Gio Apr 21, 2016 12:30 pm | |
| "La selezione è stata fatta. E' giusto che un calciatore giochi con continuità perciò è normale che vada via chi non ha trovato spazio fin qui". Parlava così Andrea Camplone alla vigilia del match contro il Pescara, poi perso per 3-1, il 29 gennaio scorso. Nell'elenco dei convocati per la trasferta in terra abruzzese non figuravano Marco Romizi e Massimo Donati, nonostante la contemporanea assenza (per guai fisici) di Gentsoglou. Una bocciatura dal sapore di cessioni imminenti, poi non avvenute.
IL RUOLO, QUANTI CAMBI - I due non sono stati impiegati fino alla scoppola rimediata dai galletti a Chiavari. Fino al 5 marzo, il ruolo di playmaker era stato suddiviso tra Porcari, deludente e rispedito al mittente nelle ultime ore di mercato, Gentsoglou, bersagliato da ripetuti problemi fisici e Valiani. Dalla gara contro la Pro Vercelli è avvenuta la svolta, per entrambi ma anche per i colori biancorossi. Il mediano aretino è tornato titolare mentre Donati si è pian piano ritagliato degli spazi importanti nei momenti decisivi di alcune gare, ad esempio nelle insidiose trasferte a Novara e Livorno.
MARCO, GRINTA E CORSA - Dopo sei mesi da mezz'ala non titolare, Romizi è stato portato nel ruolo a lui più congeniale. Con lui davanti alla difesa, la formazione biancorossa ha acquisito maggior equilibrio subendo meno rispetto alle prime partite della gestione Camplone. Allo stesso tempo, le mezz'ali sono stati sdoganate da ingenti lavori di copertura e risultano maggiormente incisive nell'area avversaria, come nel caso di Dezi, autore già di cinque reti.
MASSIMO, PROFESSIONALITA' E LEADERSHIP - Non era possibile mettere in discussione il carisma di Donati. D'altronde la sua carriera parla chiaro. Nonostante le tante panchine e le diverse bocciature accumulate negli scorsi mesi, il centrocampista si è sempre allenato con professionalità, senza alimentare alcuna polemica nonostante i mugugni di qualche tifoso nei suoi confronti. Dal punto di vista tecnico, la sagacia tattica e le qualità che possiede gli permettono di essere incisivo gestendo il pallone nei momenti delicati, alternando verticalizzazioni improvvise, cambi di gioco e passaggi elementari ma utili. La dimostrazione proprio ieri ad Ascoli: il Bari ha potuto controllare il match fidandosi del suo capitano, mostratosi inoltre un vero e proprio leader durante le risse finali, allontanando i compagni dal direttore di gara e dagli avversari per evitare provvedimenti inutili e dannosi.
RUSH FINALE - Al termine della regular season mancano cinque gare. Il Bari ha il compito di riuscire a mantenere la terza piazza per evitare scontri preliminari e partire avvantaggiata negli spareggi promozione. Il centrocampo biancorosso pare essere ormai nelle mani di Romizi e Donati. Chi l'avrebbe detto soltanto due mesi fa?
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