02/07/15 - SB24 – Alla scoperta di… Salvatore Caturano

E’ la sera del 5 giugno 2015 quando nei meandri del “San Nicola” Salvatore Caturano si appresta a firmare il contratto triennale offertogli dal presidente del Bari Gianluca Paparesta. A sorpresa arriva il primo colpo dei biancorossi per la stagione 2015/2016. Il Bari, lavorando sottotraccia, sbaraglia la concorrenza di altre società interessate al giocatore e si assicura così le prestazioni del capocannoniere del girone C dell’ultimo campionato di Lega Pro.

Ma chi è Salvatore Caturano? Il primo appuntamento con la nuova rubrica targata SerieB24.com “Alla scoperta di…”, che vi terrà compagnia tutta l’estate ogni giovedì, l’abbiam voluta dedicare proprio al neo acquisto dei galletti.

Salvatore Caturano nasce il 3 luglio 1990 a Napoli. E’ nel capoluogo campano che inizia a sferrare i primi calci al pallone, prima che l’Empoli posi gli occhi sull’estroso ragazzino di Scampia e lo porti in Toscana per farlo crescere nel proprio settore giovanile. Fa tutta la trafila, mette in mostra tutto il suo talento, si distingue a tal punto da meritarsi la fiducia dell’allora tecnico della prima squadra dei toscani Luigi Cagni che il 13 Maggio 2007 fa esordire Caturano in Serie A nel derby contro il Siena a soli 16 anni, 10 mesi e 10 giorni.

Tra 2006 e 2007 entra nel giro della Nazionale azzurra: raccoglie 13 presenze e 6 gol con l’Under16 e 9 presenze e 4 gol con l’Under17. Gli occhi della Premier piombano su Salvatore che però preferisce rimanere in Italia e continuare la sua crescita in una delle migliori fucine di talenti del calcio nostrano.

Al Torneo di Viareggio del 2008 porta il suo Empoli in finale contro l’Inter di un certo Mario Balotelli. Segna il gol decisivo nei quarti di finale contro la Fiorentina, segna la prima rete nel 2-0 al Vicenza in semifinale e porta momentaneamente avanti i suoi in finale contro i nerazzurri, che poi pareggeranno proprio con Balotelli e festeggeranno ai rigori, dove comunque Caturano non sbaglia il suo tiro. Ma in prima squadra colleziona solo una presenza che serve più che altro ad annotare negli almanacchi il suo esordio in Serie B.

Troppo poco per Caturano che decide di mettersi in gioco in altre piazze. Nella stagione successiva passa in prestito al Taranto in C1 dove sigla 5 reti in 29 presenze. Riesce a esordire e segnare anche con l’Under20 azzurra nell’unica apparizione che colleziona. Torna all’Empoli, ma non per rimanerci. Nel gennaio 2010 passa in prestito all’Esperia Viareggio, sempre in C1, dove sigla 2 reti in 12 presenze.

Le successive stagioni saranno contraddistinte da repentini cambi di maglia: nella stagione 2010-2011 passa la prima parte a Ravenna (17 presenze e 3 gol), la seconda ad Andria (solo 3 presenze). L’annata 2011-2012 sarà invece divisa tra le 3 presenze in B con la Nocerina e le 3 reti in 16 presenze a Foligno.

Rientra all’Empoli dall’ennesimo prestito, ma Caturano non molla. Lui è uno caparbio. Accetta l’ennesima sfida. Passa in prestito alla Paganese ancora in C1: l’inizio non è dei migliori, ma da gennaio esplode e chiude la stagione con la maglia dei campani collezionando 6 gol (tra cui una doppietta nel 4-1 all’Avellino capolista) che portano punti fondamentali in classifica per la salvezza.

La Casertana, che militava in C2, decide di acquistarlo nel luglio 2013. Va a segno due volte in 14 apparizioni prima di essere mandato in prestito a gennaio 2014 a Messina sempre in C2.

In Sicilia si registrano 9 presenze e 1 gol prima dell’infortunio subito a seguito di un duro contrasto nella gara contro l’Arzanese.

Mollare? Macchè, Salvatore non conosce il significato di tale termine. Arriva il Melfi durante la scorsa estate. Una città piccola, una società che punta sui giovani per salvarsi nel girone C di Lega Pro, l’ambiente giusto per Caturano per ricominciare. L’occasione giusta per riscattarsi. E si rivela una scelta azzeccata per ambo le parti. In terra lucana sotto la guida di Dino Bitetto arriva, forse, l’exploit decisivo: 18 reti in 36 presenze, media di 0,5 a partita. Tripletta alla Lupa Roma, doppietta all’Aversa Normanna, al Barletta e al Cosenza e probabilmente il gol che più sarà stato gradito dai suoi nuovi tifosi biancorossi: l’1-0 decisivo al Lecce, che ha di fatto compromesso la corsa dei salentini ai play-off.

Un bottino notevole che contribuisce a salvare con largo anticipo il Melfi e che vale a Caturano il titolo di capocannoniere del girone C di Lega Pro in compartecipazione con Eusepi del Benevento. Lo scorso 3 giugno poi il titolo di miglior attaccante dell’anno nella categoria Lega Pro agli “Italian Sport Awards”. Quarantotto ore prima di giungere a Bari per firmare il contratto che lo legherà al club di Gianluca Paparesta fino al 2018.

“Sono arrivato qui con grande entusiasmo e umiltà. Ho scelto il Bari perché è una delle società di calcio più importanti e per me è un onore giocare con questi colori” sono state le sue prime parole da biancorosso. Per Caturano l’inizio di una nuova avventura, in Serie B. Da vivere da protagonista questa volta. Bari e Caturano uniti dalla stessa fame: voglia di riscatto e rivincita dopo un campionato deludente da una parte, di conferma e consacrazione definitiva dopo una stagione straordinaria dall’altra. Un binomio che può far scintille. E’ quello che si augurano entrambi. L’esigente platea del “San Nicola” lo attende a braccia aperte. E’ alla ricerca del suo nuovo bomber da osannare. Tocca a Caturano rispondere a suon di gol, come ha dimostrato di saper fare, e correre sotto la Nord ad esultare. E’ tempo di (ri)prendersi quel che si spetta, sia per la piazza sia per il giocatore. Ci sono tutti i presupposti per farlo. In bocca al lupo Sasà!