28/03/16 - E' un Bari ultraoffensivo. Sedici gol fatti nelle ultime cinque gare. Nel girone d'andata...

"Ai giocatori piace attaccare, non piace difendere". Bastano queste poche parole per esprimere il credo calcistico di Zdenek Zeman. Un credo, una mentalità alla quale si ispira anche Andrea Camplone. Non è un mistero che l'allenatore abruzzese abbia preso spunto per la sua idea di calcio da due tecnici noti per praticare un gioco molto offensivo. Uno è proprio il boemo, che Camplone ha studiato soprattutto nel periodo in cui ha allenato (con profitto) il Pescara dei vari Insigne, Sansovini, Immobile, Verratti. L'altro è senza ombra di dubbio Giovanni Galeone che Camplone ha avuto da allenatore sia a Pescara che a Perugia negli anni '90. La formula del Bari attuale è la stessa: tre punte che fanno girare palla il più velocemente possibile, centrocampisti che s'inseriscono e difesa alta. Ci è voluto un pò di tempo per far sì che la squadra prendesse confidenza col credo calcistico del nuovo allenatore ma come sempre, nel calcio come nella vita, il lavoro paga.

GOL A RAFFICA - Nelle ultime cinque giornate i biancorossi hanno ottenuto dodici punti (quattro vittorie e una sola sconfitta). E soprattutto hanno mostrato una straordinaria propensione ad andare in gol con ben sedici reti realizzate. Numeri che raramente si sono visti nella storia del club pugliese. Un calcio offensivo sicuramente più gradito ai vari Maniero, Rosina, Sansone, Puscas, Dezi (guardacaso tutti in gol, ndr) che non ai Tonucci, ai Rada, ai Di Cesare e ai Gemiti. E' chiaro che se si pratica un gioco propositivo si concedono inevitabilmente spazi agli avversari. Con il risultato che il reparto arretrato risulta meno protetto, come dimostrano le otto reti subite in queste cinque gare. Un aspetto sul quale Camplone è ancora alla ricerca del quadratura del cerchio (da un punto di vista mentale prima ancora che tattico, ndr).

CONFRONTO - Sedici gol in meno di un mese. Il Bari di Nicola, con gli stessi attaccanti, ne aveva realizzati venticinque in tutto un girone (arrivando a sedici a novembre, ndr). Quello di Camplone appena sei nelle prime sette giornate. Cosa è cambiato dopo la sconfitta di Lanciano del 27 febbraio? Sicuramente la squadra ha tratto giovamento dalla ritrovata verve di Gianluca Sansone. Arrivato a luglio per essere uno dei punti di forza del Bari 2015/16 il 28enne attaccante lucano è finito presto ai margini del progetto a causa di una serie di prestazioni opache. L'esatto contrario del giocatore visto in questo mese di marzo che segna e fa segnare i compagni. Ma è tutto l'impianto offensivo che ha mostrato maggior coesione e, aspetto da non sottovalutare, maggiore cattiveria sottoporta.




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