05/03/16 - QI - Caputo porta a tavola il piatto della vendetta: lezione dell’Entella al Bari di Camplone

La vendetta è un piatto che va servito freddo. Ciccio Caputo ha dovuto aspettare un po’ di tempo e questa volta non si è lasciato sfuggire l’occasione di punire la sua ex squadra. L’Entella vince contro un Bari pessimo, sotto tutti i punti di vista, il raddoppio arriva con Masucci mentre i ragazzi di Camplone dimostrano le innumerevoli lacune, specie nel reparto arretrato.

Il tecnico abruzzese sceglie il centrocampo a tre, con Gentsoglou davanti alla difesa, supportato a destra da Valiani e a sinistra da Defendi. Sansone parte titolare, assieme a De Luca e Rosina. Puscas, nonostante la doppietta contro la Ternana, viene mandato a sedere in panchina. Ma i veri problemi del Bari, come spesso è capitato durante questo campionato, arrivano dalla difesa. Sin dalle prime battute, infatti, i biancorossi soffrono le progressioni sulle fasce dell’Entella. Dal lato destro giungono le prime occasioni da rete per i liguri che spingono lì dove Di Noia non riesce a contenere le ripartenze. Due opportunità che però l’ex attaccante del Bari Ciccio Caputo non riesce a concretizzare. Ci prova allora Sestu al quarto d’ora con un tiro rasoterra e potente dai venti metri che lambisce il palo alla sinistra di Micai. Per vedere il Bari bisogna aspettare il 25′, quando Valiani prova la conclusione personale da fuori area, deviata in angolo dalla difesa.

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C’è tanta, troppa confusione e se non fosse per le iniziative dell’Entella, la partita sarebbe ancora più noiosa. Il vero lampo, l’unico del primo tempo in favore del Bari arriva al 40′, ancora una volta grazie a un’azione personale di Valiani che buca in progressione la difesa avversaria e serve al centro dell’area per l’accorrente Rosina. L’ex Toro va di piatto a colpo sicuro ma non angola la conclusione e permette all’estremo difensore di deviare in corner. Passano appena tre minuti e risponde l’Entella con Masucci che sfonda ancora una volta sulla fascia destra e crossa al centro per Caputo che, tutto solo, colpisce malissimo di testa. L’attaccante di Altamura grazia per tre volte la sua ex squadra e l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.

La tanto agognata reazione da parte del Bari, nel secondo tempo, non si vede. Anzi, è la squadra di casa a partire forte e a rendersi pericolosa in due occasioni nei primi sei minuti del secondo tempo. Due colpi di testa, giunti da un cross dalla sinistra e da un calcio d’angolo, che però non inquadrano la porta. Meglio l’Entella, dunque, sotto tutti i punti di vista. Determinazione, grinta, tecnica e occasioni da goal. Il Bari? Non pervenuto. E la rete del vantaggio arriva al 12′. Dopo gli errori nel primo tempo, Caputo punisce la sua ex squadra con un goal meraviglioso. Verticalizzazione alta di Masucci per la punta altamurana che non ci pensa due volte e al volo, di piatto, supera Micai infilando sul palo più lungo. Vantaggio meritato per i liguri ed esultanza contenuta di Ciccio Caputo.

Camplone prova a mettere una pezza a colori, facendo entrare Boateng per Gentsoglou. Ma non serve a niente. Passano pochi secondi dalla sostituzione e l’Entella raddoppia. Sestu per Di Carmine che, lucido in area di rigore, appoggia di testa per Masucci che ha tutto il tempo per stoppare e prendere la mira. È 2-0. Dezi e Romizi provano a dare più lucidità a una squadra ormai allo sbando. Ma non cambia granché, se non fosse per qualche tentativo dettato più che altro dalla disperazione. Finisce così, con una sconfitta che deve far riflettere anche chi, ai piani alti, questa volta sentirà più di qualche mugugno da parte della tifoseria biancorossa.

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