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| Titolo: 23/01/16 - CdM - Bari batte Vicenza, ma finale trilling Paparesta: «Tre persone contro club» Sab Gen 23, 2016 7:49 pm | |
| Una vittoria più di cuore e carattere, che non di gioco e brillantezza. Non proprio il successo perfetto, insomma, per uno come Camplone. Il Bari supera il Vicenza per 2-1 al termine di una partita convincente nel primo tempo, in sofferenza nell’ultima mezz’ora. Decidono le reti di Di Cesare al tramonto del primo tempo e di Maniero al 14’ della ripresa. Al Vicenza non basta il gol di Raicevic per portare a casa un punto. Nel primo tempo il Bari va vicino al gol con Contini, sugli sviluppi di un calcio piazzato, e Defendi, servito al bacio da Rosina. In entrambi i casi è pronto Vigorito. L’estremo portiere del Vicenza, però, rovina tutto al 45’ quando, su calcio d’angolo di Rosina, esce a vuoto. Di Cesare ne approfitta e porta in vantaggio il Bari.
Nella ripresa la partita sembra mettersi in discesa quando Maniero, imbeccato d Defendi, anticipa di testa Brighenti con un po’ di mestiere. Il Bari a questo punto dovrebbe gestire il match, ma pare essere vittima del «braccino del tennista». Passaggi, anche elementari, sbagliati e gestione poco efficace del pallone, rischiano di causare il patatrac. Ed è così che Raicevic (già vicino al gol nel primo tempo con un palo), sfruttando un’ingenuità di Donkor, accorcia le distanze. Il Bari prova a chiudere il match con De Luca e Maniero ma sempre Vigorito si oppone. L’espulsione di Ebagua, nel Vicenza, potrebbe essere d’aiuto, ma il forcing finale del Vicenza non ne viene un granché condizionato. L’arbitro concede 5 minuti di recupero, Contini e Porcari mettono pezze nel cuore dell’area di rigore in più di un’occasione e regalano una vittoria che significa quarto posto per il Bari, con tanto di sorpasso ai danni di Brescia e Novara. Tre punti fondamentali, insomma. Anche senza l’agognato bel gioco. Considerando il tempo che va garantito a Camplone, fanno bene al morale e regalano serenità. In attesa di qualche indispensabile colpo di mercato.
L’ira di Paparesta: «Tre-quattro persone contro la società»
«Abbiamo cambiato allenatore per migliorare ancora il rendimento e dare forza e voglia ai nostri calciatori. Vedo e sento una curva meravigliosa che dall’inizio alla fine ci esalta e ci sostiene. Vedo tre quattro persone che avrebbero voluto avere chissà quali ruoli in questa società e che cercano di fomentare l’ambiente contro il club. Si rassegnassero, sono fuori. Noi andremo avanti»: sono queste le dichiarazioni polemiche del presidente del Bari Gianluca Paparesta nel dopo gara con il Vicenza al San Nicola. Paparesta ha rinnovato il suo impegno volto a rinforzare la rosa per giungere alla promozione diretta nella massima serie: «Faremo una campagna acquisti. Vedo tanto sarcasmo, ci prendono quasi per il culo perché pensano che chissà cosa non stiamo facendo. Arriveranno i giocatori che vuole il mister Camplone. C’è gente che cova odio e rancore incredibile», ha concluso.
L’analisi di Camplone
«Per un’ora abbiamo giocato bene, in modo propositivo, seppur sbagliando tanto. Potevamo chiudere siglando il tre a zero ma abbiamo concesso in uscita il 2-1, con un po’ di confusione e paura di non farcela»: è questa la disamina di Andrea Camplone, allenatore del Bari che ha esordito al San Nicola battendo il Vicenza. «Contini ha fatto una buona gara, attenta. Il mercato? Dobbiamo prendere qualcosa in difesa e a centrocampo. In attacco - ha spiegato Camplone - non toccheremo niente. I nostri schemi? Nel 4-3-3 devi sfruttare le catene laterali. L’importante che i ragazzi diano il cento per cento: bisogna uscire a testa alta dal campo». Poi si è soffermato su assenze e presunto caso Sansone: «Ci manca Gentsoglu a livello di geometrie e per recuperarlo ci vorranno altri dieci giorni (è reduce da un infortunio muscolare). Al suo posto abbiamo Porcari che ha fatto bene ma è più un incontrata. Caso Sansone? Non c’è nessun caso, è andato in tribuna per scelta tecnica. Ho visto giocatori che mi potevano dare qualcosa in più. Rimescoliamo le carte, abbiamo una rosa ampia». Amaro il commento post-gara di Pasquale Marino, tecnico del Vicenza: «Il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Speravo che finisse diversamente. Alcuni episodi hanno determinato il risultato. Il gol di Maniero è da annullare per fallo su Brighenti. Anche in dieci abbiamo avuto opportunità per pareggiare. Ci siamo battuti bene contro una squadra che vuole andare in A direttamente. Il Vicenza ha cambiato marcia e ha ritrovato autostima: il nostro obiettivo è la salvezza».
Corrieredelmezzogiorno.com | |
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