14/01/16 - Minala e stop, l'allarme dei tifosi. Ma il mercato è ancora lungo, e il camerunense può sorprendere

Minala e stop. In realtà, nemmeno lui. Il Bari che domani farà visita allo Spezia, inaugurando il suo 2016, non avrà a disposizione l'unico volto nuovo inserito finora in rosa. Magro, numericamente parlando, il bottino raccolto dal club di Paparesta nei primi 10 giorni di mercato, nonostante tanta sia stata, al contrario, l'operatività di un asset snello quanto appassionato che ha visto e vede in Zamfir un dirigente in continuo movimento.

Mercato non facile e frutto di parametri contingenti: costi, volontà dei calciatori, dei loro procuratori. Tira e molla, attese, speranze. Il Bari è già in ritardo? Qualche allarme è iniziato a subentrare fra i tifosi. Camplone, del resto, non è un mistero avesse riscontrato fin dal suo arrivo a Bari due margini colmabili: quello relativo alla casella mancina della retroguardia, rimasta orfana di Del Grosso, e la non banale necessità di una mezz'ala di gamba in grado di accordare meglio i due reparti più offensivi della squadra.

Minala ha rappresentato il primo passo. Non avrà l'andamento di uno sprinter ma a sprazzi ha già dimostrato di poter garantire in B giocate, fisicità e qualche gol in più, possibilmente pesante. Troppo presto per gettarlo subito nella mischia, ma in speciale considerazione per ritenerlo almeno in fase di decollo. Le parole di Camplone oggi in conferenza, "è stata una mia scelta", hanno poi scalciato i dubbi sulla coerenza del suo acquisto. Un work in progress, dunque, ma con chiara prospettiva di sorpresa.

Sulle fasce il presente si chiama Donkor, nascosto nel girone d'andata, pronto ora a riprendersi spazio e titolarità. Lui a destra, Sabelli a sinistra. In attesa di nuovi interpreti, è ufficialmente certo che a La Spezia il Bari guarderà con fiducia a quel che già c'è, indicato - nel tempo e con regolarità ciclica da addetti ai lavori e osservatori - materiale tra i più nobili e ricchi della B.




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