19/12/15 - Tolti i veli del business-man cinese: ecco chi è l’uomo interessato al Bari / CdM - Pista cinese, Zheng a Bari Incontro con la Popolare

E’ Herman Cheng (Zheng) il business-man cinese interessato all’acquisto del Bari. Come anticipato dalla nostra redazione nei giorni scorsi, l’uomo, legale di un fondo di investimento riconducibile al gruppo Winston con sede a Shanghai, attivo nel settore immobiliare, turistico e agroalimentare, ha acquisito ieri presso la sede della Banca Popolare di Bari, advisor del club biancorosso, la documentazione patrimoniale e contabile per avviare la trattativa per l’acquisizione del club. Quindi tappa alla Camera di Commercio. Nell’operazione gioca un ruolo fondamentale la rifunzionalizzazione dello stadio San Nicola e delle aree limitrofe. Cheng in questi giorni ha diversi appuntamenti in agenda di natura finanziaria e istituzionale, compresi colloqui con molti sindaci del territorio.

Capitolo nome: ieri sera in anteprima vi avevamo riferito di Herman Zheng e non Cheng come risulta da vari documenti consultati dalla nostra redazione. Probabilmente un errore di chi ha redatto atti recapitati a diverse personalità operanti sul territorio del mondo imprenditoriale e istituzionale. Continuano in ogni caso, come da prassi, le verifiche della nostra redazione che in esclusiva il 3 dicembre scorso aveva pubblicato la notizia dell’arrivo a metà dicembre dell’emissario cinese.  

redazione Passione Bari Radio Selene foto: Corriere del Mezzogiorno

I contatti erano stati avviati prima dell’alleanza tra Gianluca Paparesta, presidente del Bari, e l’imprenditore molfettese Cosimo Antonio Giancaspro (che martedì scorso ha rilevato il 5% delle quote). E ieri c’è stato un primo incontro con il mister X cinese. Si tratterebbe di Herman Zheng in città per conoscere il territorio e tentare di avviare affari in Italia. Dopo essere stato nella sede della Regione, l’imprenditore si è presentato nella sede della Banca Popolare di Bari per acquisire la documentazione contabile relativa al Bari. In verità, si è tenuto un confronto per attivare la procedura propedeutica all’acquisizione della documentazione sui valori patrimoniali e contabili del Bari Football Club 1908.

La Banca Popolare di Bari, infatti, ricoprirebbe il ruolo di advisor nell’operazione per l’allargamento della compagine societaria a nuovi investitori necessaria per dare più stabilità a un gruppo che vuole puntare alla promozione in A quanto prima. Zheng — che resterà in città per altri giorni — subito dopo, accompagnato dall’ex segretario generale della Fiera del Levante Leonardo Volpicella, si è recato alla Camera di Commercio di Bari per altri incontri e ha pranzato nella sede del Circolo della Vela insieme a esponenti del mondo dell’agricoltura. A quanto pare Zheng sarebbe legato (almeno così avrebbe dichiarato) alla Winston Group Capital International di Shanghai. Un gruppo attivo in molti settori: dall’edilizia alberghiera all’agricoltura, dalla sanità al residenziale. Ma si sa che quando si parla di Bari tutto può succedere ed entusiasmi e delusioni sono sentimenti spesso vissuti dall’ambiente biancorosso (in particolare se si prendono in considerazione i tanti affari sfumati nella lunga gestione targata Matarrese). D’altronde Zheng non avrebbe potuto neanche visionare i bilanci del Bari visto che Paparesta non ha ancora depositato la documentazione del primo anno di gestione terminata a giugno scorso (il deposito teoricamente doveva realizzarsi entro fine ottobre).

Viene confermata così una pista estera anche se a questo punto le credenziali delle parti in campo sono tutte da verificare. Anche per abbattere la diffidenza che in molti ambienti della città si manifestano quando si ipotizzano cessioni o cambiamenti di compagini societarie. Il Bari dopo la deludente stagione scorsa è proiettato verso i piani alti della classifica. È in terza posizione a 35 punti e a soli 5 dalla vetta (guidano Crotone e Cagliari). Tuttavia, con o senza partner cinesi il Bari dovrà aprire il capitale a nuove forze. Tanto che anche il peso della partecipazione di Giancaspro è ben presto destinato a salire fino a un massimo del 50 per cento. Il nome dell’imprenditore molfettese è stato affiancato a quello dell’ex arbitro più volte. A partire da quando Paparesta rilevò il Bari dal Tribunale di Bari (per 4,8 milioni) nella oramai storica asta del maggio 2014. Nell’occasione partecipò alla gara anche la cordata Izzo-Canonico (spintosi fino a un’offerta di 3,2 milioni, senza rilanci) finanziata per l’appunto da Giancaspro. Il secondo punto di contatto, invece, risale a fine aprile scorso. Giancaspro avrebbe aspirazioni imprenditoriali legate allo sviluppo edile dell’area del San Nicola. A patto di aver risorse finanziarie ingenti e un progetto coerente con una squadra sempre ad alti livelli agonistici.


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Il Bari affina il suo cinese. Dopo l'ingresso in società dell'imprenditore molfettese Giancaspro, il sodalizio biancorosso è attenzionato da vicino da facoltosi imprenditori provenienti da Oriente, interessati al progetto di Gianluca Paparesta.

Secondo quanto ricorstruisce stamane La Gazzetta dello Sport "i cinesi accelerano. Ieri ha trascorso a Bari l’intera giornata Herman Cheng del gruppo Winstone rappresentante legale di un fondo governativo cinese (investe in costruzioni, porti, turismo, agricoltura e aziende sanitarie), interessato all’acquisizione del Bari e, ancor prima, dello stadio San Nicola. Accompagnato dall’avv. Luciano Dalfino (all’epoca del fallimento del vecchio Bari tutelò gli interessi di un gruppo turco, che però non partecipò alle aste fallimentari), l’uomo d’affari ha avuto una serie di colloqui significativi: con alcuni esponenti del Comune di Bari (il sindaco Decaro non era presente, ma è al corrente del progetto, che ha preso il via la scorsa primavera), con il dottor Claudio Stefanazzi, capo del Gabinetto della Regione, con funzionari e dirigenti della Banca Popolare di Bari, istituto di riferimento della FC.Bari 1908, mentre presso la Camera di Commercio ha incontrato la Consulta dei Giovani. Un tour strategico (oggi farà una puntatina anche a Brindisi), finalizzato a porre le basi ad un progetto ambizioso, per cui il fondo cinese sarebbe pronto a creare una holding in Italia. Con Gianluca Paparesta, ieri a Milano ed a Roma (è arrivato a Bari in serata), per il momento non ci sono stati faccia a faccia. Il presidente biancorosso peraltro ha in piedi altri discorsi. Se son rose… ma il primo grande obiettivo dei cinesi, obbligati dal governo ad investire all’estero, e in questo momento il business–calcio è in cima ai loro intendimenti, resta la riqualificazione dello stadio San Nicola e dell’intera ampissima area circostante".


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