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| Titolo: 20/11/15 - CdM - Trofeo San Nicola: Stadio San Nicola blindato. De Caro: "Allerta 2 in città" Ven Nov 20, 2015 8:35 am | |
| I riflettori sono puntati sul porto, una delle tappe dei trafficanti di umanità ma anche possibile zona da monitorare con estrema attenzione in quanto accesso per i Balcani e il Medio Oriente. Ma in queste ore scandite dall’allarme terrorismo in Europa, i controlli si estendono ad ampio raggio in tutta la città. E’ quanto sta accadendo a Bari, dove ieri mattina in prefettura si è tenuta una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Un vertice con le forze dell’ordine per fare il punto della situazione e predisporre un apparato in grado di fronteggiare qualsiasi minaccia. Soprattutto in coincidenza di determinati eventi, come il torneo in programma martedì prossimo allo stadio San Nicola tra Bari, Milan e Inter.
La partita è stata inserita tra gli appuntamenti a livello nazionale da tenere sotto massima osservazione. Tanto più che si prevede una grande cornice di pubblico, decine di migliaia di persone accorreranno allo stadio. Ecco perché il triangolare è finito al centro dell’attenzione degli investigatori, così come del resto l’incontro di domenica sempre al San Nicola tra Bari e Livorno. Sugli aspetti tecnici che attengono al piano sicurezza c’è il massimo riserbo, ma di certo è prevista un’intensificazione dei controlli anche lungo le strade di accesso. L’area nei pressi dello stadio sarà quindi monitorata diverse ore prima, con il supporto di pattuglie ed elicotteri.
Il sindaco Antonio Decaro, che ha partecipato al vertice, spiega che a Bari sussiste il livello di allerta 2 che «significa videosorveglianza, aumento dei controlli, anche dentro la città con posti blocco su alcune arterie particolari o intorno a zone che possono essere ritenute obiettivi sensibili». Giusto un anno fa, nel corso di un vertice sempre a Bari tenutosi in prefettura l’11 ottobre del 2014, il ministro dell’Interno Angelino Alfano si era soffermato proprio sul porto sottolineando i rischi connessi allo scalo pugliese già inserito nel piano sicurezza “Cristoforo Colombo”. «Le nostre analisi, le valutazioni dell’intelligence, quanto viene fuori dalle indagini della magistratura e adesso anche dalle sentenze, ci fanno capire che il porto di Bari può essere una possibile porta di ingresso di aspiranti jihadisti», aveva dichiarato il ministro. Del resto, non è la prima volta che l’area finisce al centro dello scenario internazionale.
Corriere del Mezzogiorno | |
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