Bari, la solitudine dei numeri 1: Radunovic per cancellare Brenno, con Pissardo sullo sfondo

Il ds Magalini ha lavorato duramente per regalare a mister Longo il primo portiere della stagione 2024/25 del Bari. Dopo la conferma di Pissardo, eroe dei playout, come secondo, i biancorossi sono andati alla ricerca di un numero 1 che potesse difendere i pali del Galletto in maniera rassicurante. Fondamentale non commettere l'errore dello scorso anno: la scelta di Brenno, infatti, si è rivelata non all'altezza delle aspettative di una piazza come Bari. Certo, l'estremo difensore brasiliano non è stato l'unico artefice della nefasta stagione appena trascorsa, ma un portiere che dia sicurezza e affidabilità dovrebbe essere la base per disputare un buon campionato.

Il sogno per i tifosi sarebbe trovare un nuovo Caprile che, da perfetto sconosciuto, si rivelò uno dei migliori portieri della B, tanto da essere acquistato dal Napoli ed aver difeso la porta dell'Empoli in Serie A appena un anno dopo il suo approdo in Puglia. La dirigenza, però, è stata di un altro avviso, ed è andata alla ricerca di un portiere più esperto, che possa garantire maggiori certezze.

Sfumato Nicolas, estremo difensore brasiliano 36enne con tante partite disputate tra Serie B e Serie A, il Bari ha virato su Boris Radunovic, portiere del Cagliari di 28 anni. Il serbo, protagonista con i sardi di una promozione in Serie A (era lui a difendere la porta dei rossoblu durante la finale playoff maledettamente persa dai biancorossi), proviene da una stagione abbastanza negativa. Dopo 7 gare con parecchie sbavature, infatti, mister Ranieri decise di affidare il ruolo di primo portiere a Scuffet, che rimase saldo al suo posto fino a fine campionato. Ripartire dalla B, per lui, potrebbe essere una sfida interessante, con la speranza che, al primo eventuale errore, non abbia problemi di personalità come nel caso di Brenno.

Questa volta, però, il mister sa di poter contare su un ragazzo che, a livello di personalità, ha dimostrato di poter dire ampiamente la sua: Pissardo, infatti, è lì sullo sfondo, quasi come una certezza in caso di ennesima scelta sbagliata tra i pali.

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