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Dopo la salvezza raggiunta grazie al play-out vinto contro la Ternana, un nuovo polverone si è alzato a proposito del Bari. E' notizia di ieri, lanciata dal Fatto Quotidiano, quella dell'anomalo flusso di scommesse generatosi prima della partita di ritorno dei biancorossi contro la Ternana sull'espulsione per Nicola Bellomo. Espulsione poi effettivamente verificatasi con il giocatore in panchina. Intanto, la Procura della FIGC ha avviato un'indagine al riguardo.
In esclusiva per TuttoBari.com, abbiamo sentito l'avvocato esperto di diritto sportivo, Paco D'Onofrio, che ci ha spiegato quali potrebbero essere i rischi sia per il calciatore che per il club.
Sui rischi per il calciatore: "Il codice di giustizia sportiva prevede non soltanto una sanzione per il caso in cui un tesserato effettuasse una scommessa su una partita di calcio, ma anche l’ipotesi più grave consistente nell’aver direttamente contribuito alla realizzazione dell’evento oggetto della scommessa, con atti diretti ad alterare il normale svolgimento della competizione".
Sui rischi per il Bari: "In questi casi, le sanzioni sono particolarmente severe, consistendo in mesi/anni di squalifica per il tesserato direttamente coinvolto e punti di penalizzazione per la società con la quale è tesserato, a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art.30 CGS FIGC".
La sanzione, in ogni caso, non dovrebbe andare ad inficiare la stagione in corso e l'esito dei play-out. Infatti, spiega l'avvocato: "Le sanzioni non dovrebbero ricadere nella stagione in corso, perché si conclude prima di un’eventuale sentenza".
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