Verso il Como: Iachini e le scelte più difficili. Dal rilancio di Aramu alla corsa a tre per il ruolo di 'nove': il punto

Testa al Como. Il Bari giocherà in Lombardia sabato la prima di sei finali per la salvezza. Non è il classico rito narrativo che accompagna le partite decisive: quella contro gli uomini di Roberts rappresenta davvero la prima tappa di una volata intensa, che può finire con un sospiro di sollievo, oppure con un grandissimo dispiacere. E in effetti la Serie C sarebbe un dramma sportivo per un club che meriterebbe persino altri palcoscenici rispetto alla stessa Serie B.

Iachini - al centro di rumor nelle ore successive alla sfida persa con la Cremonese - e comunque confermato dalla società, dovrà inventarsi qualcosa di importante per uscire quantomeno indenne da Como. Non sarà una gara semplice, contro la seconda forza del campionato che, inevitabilmente, ha tutti i favori del pronostico dalla sua parte. A pesare saranno pure le assenze di due top squalificati: né Di Cesare, né Sibilli, figureranno infatti tra i disponibili causa squalifica.

Facile che per il posto del primo si cerchi di forzare il pieno recupero di Matino (oggi ha ripreso ad allenarsi; l'altra carta è ovviamente Zuzek). Mentre in attacco solletica la possibilità di vedere Aramu dal primo minuto, dopo gli ingressi dalla panchina degli ultimi tempi. Una carta, quella dell'ex Venezia, attesa da un banco di prova importante. Il suo reintegro darà nuova linfa al Bari? Col Como, in un teatro certo non semplice, servirà eccome il suo estro. Altro tema, a proposito di attacco, riguarderà pure la scelta del bomber. Puscas (mai così in discussione), Diaw e il rientrante Nasti (out nelle ultime due partite per squalifica) si giocano un posto. Una corsa a tre, nella speranza che un ariete finalmente si sblocchi.

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