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Giorno di vigilia in casa Bari. Domani i biancorossi torneranno in campo al San Nicola per affrontare la Feralpisalò di Zaffaroni. Test importante per verificare a che punto è la cura Iachini dopo il buon successo ottenuto con il Lecco. Del momento dei galletti abbiamo parlato – in esclusiva per TuttoBari.com – con l’ex biancorosso Carmine Gautieri. Di seguito le sue dichiarazioni.
Gautieri a Piacenza nel 2002 è stato allenato da un Beppe Iachini agli inizi della sua carriera da allenatore. Questo il suo giudizio sulla scelta del Bari: “Iachini è una certezza per tutti. È un allenatore forte, che ha vinto i campionati e che determina. Il Bari ha preso un grande allenatore”.
Sulle possibili scelte di Iachini dal punto di vista tattico: “Iachini non è integralista. Sa benissimo che la squadra è nata per il 4-3-3 e non andrà quindi a stravolgere il credo tattico della squadra. Credo che Iachini si adatterà ai giocatori, ma soprattutto i giocatori si adatteranno a Iachini. Per giocare con lui ci vuole cuore, determinazione, grinta, rabbia, cattiveria, senso di appartenenza. Non è sempre un discorso di sistema di gioco. I moduli spesso sono solo mode”.
Ancora: “Quando prendi un allenatore come Iachini puoi fare sia un progetto per il futuro che una costruzione per il presente. È uno che fa la differenza. Una persona che umanamente dà tanto, lavora tantissimo sul campo ed è molto esigente. Per i tifosi baresi è l’allenatore ideale. Detto ciò, va sottolineato che anche Mignani e Marino sono ottimi allenatori”.
Su Marino: “Quando non funziona qualcosa è difficile trovare il perché, il calcio non è una scienza esatta. In Italia troppo spesso si dà la colpa all’allenatore. Io mi ricordo sempre Luis Enrique a Roma, dove fu esonerato perché nessuno lo voleva; poi è andato a Barcellona e ha vinto tutto”.
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