Sibilli alla Folorunsho, non un’analogia impertinente: tre reti pesanti (e sette punti portati in dote)

Tre reti, tutte decisive, che portano in dote ai biancorossi sette dei diciassette punti totali conquistati sul campo. Giuseppe Sibilli è ormai l’anima di questo Bari, uno di quei pochi giocatori in grado di cambiare ritmo e di trascinare la squadra. Prima trequartista, poi mezz’ala, infine esterno del centrocampo a quattro: la duttilità dell’ex Pisa regna sovrana come anche la sua decisività. La sua firma è finita infatti nello 0-1 di Cremona su assist di Morachioli, nel pareggio casalingo contro il Modena al debutto sulla panchina biancorossa di Marino dopo un’autentica cavalcata, ed infine ieri con un’altra giocata delle sue. La mente di molti,con un’analogia non impertinente, torna così allo scorso anno quando fra tutti, a decidere gli incontri con giocate, assist e reti, ci pensava Folorunsho.

Quella tipologia di giocatore, ricercato durante tutta la sessione estiva di mercato, ha visto sul gong riporre tutte le speranze in Mattia Aramu che però, ad oggi, non è riuscito ancora ad incidere. Così, a sorpresa, ecco il paragone “azzardato” con Sibilli che condivide con Folorunsho sia l’impiego sulla trequarti, sia quello come mezz’ala.

Tante affinità, che nessuno si sarebbe mai aspettato, ma che il calcio riserva sempre per quello che potrebbe diventare un autentico alter ego. Attualmente in forza all’Hellas Verona in A, l’ex Reggina terminò la stagione 2022/2023 con nove reti, di cui una in Coppa Italia. Sibilli, con neanche metà campionato disputato, avrebbe tutte le carte in regola per continuare a stupire rilanciandosi dopo un’annata, quella passata, non eccelsa. Corsi e ricorsi storici in terra barese, con la speranza che, passo dopo passo, il Bari possa assestarsi con continuità in zona play-off.

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