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Uno dei casi più discussi della partita Bari-Como, terminata 1-1, è stato il gol annullato al centravanti dei galletti Marco Nasti dal Var, quando il punteggio era ancora a reti bianche. Al minuto 21, l’attaccante biancorosso, vinto un contrasto con un difensore avversario, ha scaraventato il pallone in porta con un gran diagonale, esultando sotto la Nord levandosi la maglia.
Il Var ha giudicato falloso proprio il contrasto tra Nasti ed Odenthal, annullando il gol della punta. Ma è rimasta, a carico del numero 9 della squadra di Mignani, la sanzione disciplinare dell’ammonizione per comportamento non regolamentare, legata al gesto di esultanza perpetrato togliendosi la casacca.
Il regolamento, infatti, sul tema è chiaro, più precisamente alla regola 12, nel paragrafo dedicato ai festeggiamenti per una rete: “Ai calciatori è consentito esprimere la propria gioia dopo la segnatura di una rete, ma tale manifestazione non deve essere eccessiva. La manifestazioni di gioia non eccessive sono consentite, ma la pratica di celebrazioni coreografiche non deve essere incoraggiata quando causa eccessiva perdita di tempo; in tali casi gli arbitri devono intervenire. Un calciatore deve essere ammonito se:
• a giudizio dell’arbitro, fa gesti che sono provocatori o derisori;
• si arrampica sulla recinzione per festeggiare la segnatura di una rete;
• si toglie la maglia o si copre la testa con la maglia;
• copre la propria testa o il proprio volto con una maschera o un altro oggetto similare.” Nasti, in tale occasione, si è tolto la maglia. Comportamento comunque punito con l’ammonizione, anche se poi la rete è stata annullata.
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