12/11/15 - GdM - De Luca: "Solo il Bari. Nicola? A volte ci scontriamo. Ecco perché mi chiamano zanzara"/ Bari, De Luca: “Qui per restare e riprendermi la massima categoria”

Continuità, dedizione alla causa, assist, e qualche gol. Giuseppe De Luca è cresciuto esponenzialmente rispetto al giocatore un po' svagato della passata stagione. La zanzara è un moto perpetuo, ha giurato amore al Bari e a quel Davide Nicola con cui mantiene un rapporto a due fasi. Di questo, e altro, ha parlato l'ex attaccante del Varese a La Gazzetta del Mezzogiorno: "La scorsa estate ero stato chiaro sulle mie intenzioni: se fossi dovuto ancora ripartire dalla serie B, non avrei considerato altra proposta all'infuori di Bari".

Un obbligo di riscatto fortemente voluto in caso di promozione, un rapporto con la città sempre più convinto. Sul look e la cresta bionda... "Temevo non mi portasse fortuna. Avevo anche dichiarato che non l'avrei più portata. Tuttavia, sono un tipo un po' pazzo e mi capita di cambiare idea".

Il maestro resta Nicola... "Lo definisco un legame di amore-odio. Con lui ho ampliato le mie conoscenze tattiche e sono più costante nel rendimento. E' vero: a volte ci scontriamo, ma sempre con lealtà". Perché il soprannome Zanzara? "Militavo nel settore giovanile del Varese e mister Bonetti me lo affibbiò perché in campo correvo su ogni avversario e fuori ero un rompiscatole".

Nove gol in quaranta presenze tra Serie B  e Coppa Italia per Giuseppe De Luca con la maglia del Bari la scorsa stagione. L’attaccante di Angera, durante la sessione di mercato estivo, ha deciso di risposare la causa barese senza indugi. Per il numero 10 biancorosso sono state tre le reti in queste prime dodici giornate di campionato condite con assist determinanti come quello nella prima giornata per il gol decisivo di Maniero con lo Spezia o come quello nell’ultima gara giocata con la Salernitana per il tap-in vincente di Valiani.

La punta varesina, a La Gazzetta del Mezzogiorno, non si nasconde e spiega i motivi e gli obiettivi per i quali ha deciso di ritornare in riva all’Adriatico: “La scorsa estate ero stato chiaro sulle mie intenzioni: se fossi dovuto ancora ripartire dalla serie B, non avrei considerato altra proposta all’infuori di Bari. Questa è una piazza speciale: poche realtà italiane trasmettono la stessa passione che si respira qui. E poi mi piace la città: c’è il mare, si mangia stupendamente. Allora, in accordo con l’Atalanta che detiene il mio cartellino, ho ottenuto l’inserimento dell’obbligo di riscatto in caso di promozione. Dunque, per restare qui e riprendermi la massima categoria, non posso proprio fallire l’obiettivo. E darò l’anima pur di raggiungere il traguardo. D’altra parte, le qualità non ci mancano. Sento dire che non siamo spettacolari sul piano del gioco, ma in B occorrono concretezza e carattere: noi stiamo dimostrando di possedere entrambi le doti”.

Sullo spogliatoio barese: “Il nostro è un gruppo molto unito: si è creata una bella sinergia tra i più esperti ed i giovani. Soprattutto, siamo tutti ferocemente concentrati su una sola finalità“.

Sul rapporto con Nicola: “Lo definisco un legame di amore-odio. Scherzi a parte, sono voluto tornare anche per il mister. Con lui ho ampliato le mie conoscenze tattiche e sono più costante nel rendimento. E’ vero: a volte ci scontriamo, ma sempre con lealtà. Per me è sempre meglio dirsi tutto in faccia”.

Sul big match di Cesena: “La A è ferma e la nostra gara sarà il posticipo domenicale: ci guarderanno in tanti. E’ bello giocare un match che profuma d’alta classifica, con una bella cornice di pubblico. Leggo che verranno tanti tifosi da Bari: vogliamo regalare loro una grande gioia”.

Poi spiega il motivo del soprannome Zanzara: “Militavo nel settore giovanile del Varese e mister Bonetti me lo affibbiò perché in campo correvo su ogni avversario e fuori ero un rompiscatole. Da allora, tutti mi chiamano così”.