Antenucci: "Sogno il doppio salto. Resterei ma devo meritarmelo. Il Genoa ha più pressione"

Quest'oggi, davanti ai giornalisti presenti nella sala stampa dello stadio San Nicola, è intervenuto in conferenza l'attaccante Mirco Antenucci, fra i calciatori più in forma del momento. Il numero sette ha parlato del Pisa, prossimo avversario dei biancorossi: "All'andata ci hanno messo in difficoltà, hanno una rosa di qualità e lo scorso anno sono arrivati fino in fondo. La partita è difficile come tante altre, ma andremo lì con la voglia di sempre".

Antenucci ha proseguito: "Da qui alla fine mancano cinque gare, può sembrare scontato ma bisogna affrontare una partita dopo l'altra, senza fare progetti da qui a fine campionato. Noi stiamo bene sia psicologicamente che fisicamente. Il Genoa? Noi dobbiamo fare il nostro percorso, a me non interessa fare polemica, ma sicuramente una squadra retrocessa ha più pressioni di chi sale dalla Lega Pro".

Sul nuovo atteggiamento del Bari nelle ultime partite: "Nelle ultime dieci gare inizia un altro minicampionato, le squadre cercano di scoprirsi un po' meno e le sfide diventano più difficili. Se la nostra difesa prende pochi gol è perché tutti ci sacrifichiamo, se segniamo è perché da dietro arrivano maggiori palle. Il discorso è sempre di squadra e mai di singoli reparti".

Il tecnico ha parlato delle scelte nel reparto offensivo: "In attacco siamo tanti, il mister ha diverse soluzioni. Noi cerchiamo sempre di metterci in difficoltà l'uno con l'altro, in maniera sportiva e da compagni di squadra. Da parte nostra c'è la massima disponibilità ad accettare qualsiasi scelta. Tutti i professionisti hanno delle responsabilità, vogliamo dare più soddisfazioni possibili a Bari ed alla nostra società. Siamo orgogliosi".

In una conferenza stampa tenuta quest'oggi al San Nicola, il centravanti Mirco Antenucci ha parlato del suo futuro dopo il ritiro: "Il prossimo anno vorrei continuare a giocare. Il percorso da ds l'ho voluto fare per approfondire questo mondo, è importante iniziare a formarsi e vedere cosa c'è oltre il calcio giocato. Il mio futuro a Bari? Nel calcio sono stato scottato, non credo nella riconoscenza in questo mondo, se uno rimane in un posto è perché merita e può dare una mano alla squadra. Non nego che mi piacerebbe restare".

Sull'esempio di Polito in quanto direttore sportivo: "Sicuramente ho un carattere diverso da lui, che in quel ruolo è molto preparato. Abbiamo giocato insieme tanti anni fa, ora l'ho ritrovato in questo nuovo ruolo, i risultati che ha ottenuto qui a Bari parlano per lui".

Il centravanti del Bari Mirco Antenucci, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato delle variazioni tattiche viste nell'ultimo periodo: "Nel secondo tempo le partite cambiano. Giocando con due esterni hai più ampiezza e sfoghi laterali, ma queste sono scelte che prenderà il mister di volta in volta. Noi però ci troviamo bene con entrambi i moduli".

Sul rapporto con Di Cesare e Cheddira: "Valerio è il simbolo di questa squadra, ha lasciato la A per venire qui in Serie D. Lo dico sempre, il limite non è l'età ma è nella testa, lui ne è l'esempio lampante. Sono contento dei numeri che stiamo facendo in coppia con Walid, lui ha dimostrato di poter stare alla grande in questa categoria".

Antenucci ha parlato anche della sua storia a Bari: "Quattro anni fa ho intrapreso una sfida importante per la mia carriera, in Serie C sarei venuto solo per il Bari. Immaginavo questo dal primo giorno, pensavo di poter fare il doppio salto, siamo contenti di poter vivere questo momento e ci proveremo fino alla fine".

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