20/06/15 - Gemiti: "Prima volta al sud. Bari piazza giusta"

Una chiacchierata con presidente e staff tecnico, qualche telefonata e la firma sul contratto.

C’è voluto poco per convincere il difensore Giuseppe Gemiti ad accettare la nuova avventura in biancorosso dopo la splendida parentesi livornese. Il fascino di una piazza importante e la stima nei confronti del tecnico Nicola hanno poi reso tutto più facile.

Il terzino 34enne, sposato e padre di un figlia di otto anni, riparte quindi da Bari con lo spirito di chi deve ancora dimostrare tutto. “A qualcuno potrebbe sembrare strano volersi mettere nuovamente in discussione a questa età – dice – ma in me c’è ancora una grandissima voglia di correre e fare bene. Ho giocato in serie A, ho vinto qualche campionato in B ma questo non ha esaurito le mie energie mentali e fisiche. Non sono assolutamente stufo del calcio. Così quando il Bari mi ha cercato sono stato felice di accettare anche perchè questa piazza è tra le più importanti in Italia ed ha dei programmi seri e ambiziosi”.

E poi c’è Nicola. “Sono felice di ritrovarlo, con lui ho passato momenti meravigliosi a Livorno. Gli stessi che spero di condividere qui a Bari. L’ho sentito solo telefonicamente per un rapido saluto. Conoscere il suo modo di lavorare mi aiuterà molto anche nel rapporto con i nuovi compagni. Con lui ho giocato sia con la difesa a tre facendo il quinto di centrocampo a sinistra sia come terzino in quella a quattro. Posso giocare, insomma, tranquillamente con entrambi i moduli. Detto questo, spero faccia affidamento su di me anche se so benissimo che averlo avuto come tecnico non significa avere il posto fisso garantito. Come avete potuto constatare nella stagione appena trascorsa nessuno puoi sentirsi titolare inamovibile”.

Oltre 380 presenze da professionista con sette squadre diverse. Eppure Bari rappresenta per lui una prima volta. “E’ vero – continua sorridendo – sembrerà strano ma la squadra più meridionale in cui ho giocato è stata il Livorno. Qui a Bari sono venuto da giocatore ma ora imparerò a conoscerla. Me ne hanno parlato tutti bene. So che c’è una tifoseria molto passionale che non potrà che darmi ulteriori stimoli”.

In ultimo una considerazione sul campionato di B. “In un torneo così lungo, al di là delle individualità, servirà un gruppo forte e coeso disposto a darsi una mano in ogni momento. Questa è l’unica ricetta vincente per raggiungere alti obiettivi”.