04/11/15 - “Mr selfie” torna a casa: amarcord Sciaudone per (ri)prendersi la mediana granata

Il ritorno di “Sciau”. A Bari, la “sua” Bari. Si, perché nella città di San Nicola Daniele Sciaudone s’è affacciato per la prima volta nel calcio che conta. Un trampolino, però, più che una finestra. 93 presenze e 10 gol in 2 anni e mezzo. Dall’estate 2012 a gennaio scorso, quando passó al Catania. Stantuffo instancabile del centrocampo pugliese e protagonista di mille battaglie. Dentro e fuori dal campo. Come quando il Bari finì sull’orlo del baratro e il fallimento sembrava l’unico, triste epilogo: l’hashtag #compratelaBari, alzi la mano chi non lo ricorda. In pochi giorni diventó virale. Tantissimi personaggi famosi – non solo nel calcio e nello sport – presero a cuore le sorti di una squadra ma, soprattutto, di un gruppo di ragazzi, di uomini che nonostante le mille difficoltà arrivó alle porte della serie A. Sempre spinti dal proprio pubblico, dal calore dei suoi tifosi, chiamati in massa allo stadio proprio da lui, Daniele Sciaudone. Una storia da libro Cuore, decisamente. Nativo di Bergamo ma pugliese d’adozione, considerando anche le tre stagioni trascorse a Taranto, a Bari conobbe Torrente e il trainer costiero non ci mise molto ad affidargli le chiavi della mediana, intravedendo in lui qualità che, per la categoria, sono un vero e proprio lusso. Tuttavia, Sciaudone non è riuscito ancora ad affermarsi a Salerno: tempi d’inserimento, mezzi tecnici importanti e una discreta freddezza sotto porta. Questo il suo pedigree. Sabato, contro il Perugia, è stato ad un passo…dalla gloria. Gran sinistro e miracolo di Rosati che, in collaborazione con la traversa, ha negato la prima gioia in granata per Daniele Sciaudone. Ci riproverà venerdì nel “suo” stadio, nella “sua” Bari, forse nel ruolo di rifinitore alle spalle delle due punte, dinanzi a vecchi e nuovi tifosi che per l’occasione si stringeranno in un unico abbraccio, in nome del gemellaggio che ormai perdura da più di vent’anni. Il modo migliore per ritornare a calcare il prato verde del “San Nicola”, l’arena che è stata sua per quasi tre anni. Tra mille partite, mille battaglie. Daniele Sciaudone si prepara a ritornare a Bari per giocare contro quella squadra che lui, insieme ai compagni di allora, ha fatto in modo che non scomparisse. Uomini, prima che calciatori, tant’è. Chapeau.