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| Titolo: Terranova boom, il fratello Nicolò a TuttoBari: "Polivalente, timido. Dopo le partite vuole confrontarsi. Quando ha chiamato il Bari non ci ha pensato un attimo" Gio Set 16, 2021 7:58 pm | |
| Tra i migliori in questo avvio positivo di campionato spicca Emanuele Terranova. Il centrale difensivo di Mazara del Vallo è stato fin da subito gettato nella mischia e ha risposto sfoderando ottime prestazioni. Per commentare queste sue prime settimane in biancorosso, è intervenuto in esclusiva a TuttoBari.com il fratello Nicolò, ex tecnico tra le altre di Marsala e Castrovillari.
Buongiorno Terranova. Si aspettava fin da subito un impatto così positivo di suo fratello Emanuele?
"Ero fiducioso, perché stiamo parlando di un giocatore dalla grande esperienza. Emanuele nell'arco degli anni ha sempre dimostrato, dovunque sia andato, il suo valore".
Qualcuno forse si interrogava sulle motivazioni che lo hanno spinto, per la prima volta, a scendere in serie C. Che tasti secondo lei ha toccato Polito per convincerlo?
"Io credo che già una chiamata del Bari ti dia quelle motivazioni giuste per affrontare un campionato anche di Lega Pro. Stiamo parlando di un ambiente importante e per questo ritengo non ci siano mai stati problemi o pensieri di questo genere. C'è tutto per fare bene".
Terranova è un leader anche fuori dal campo?
"Onestamente non proprio. Lui è un ragazzo timido. Magari con l'esperienza che ha accumulato e col bagaglio che si è creato nel tempo, ha capito di poterlo essere. Ha fatto, infatti, il capitano anche a Cremona".
Com'è il vostro rapporto?
"Ottimo. Chiaramente ci sentiamo spesso, anche perché lui mi chiama dopo le partite per confrontarci. Vuole il mio parere anche da allenatore, perché da calciatore a tecnico capita di vedere le cose in maniera diversa. La cosa che più mi gratifica è che quando deve prendere delle decisioni importanti mi tiene in grande considerazione".
Cosa vi siete detti quando ha chiamato il Bari?
"Gli ho detto che non doveva assolutamente sottovalutare la categoria, che come sapete è difficile e molto ostica. Gli ho ricordato che sarebbe andato a giocare in una piazza importante, dove le pressioni sono maggiorate rispetto alle altre realtà. Gli ho anche fatto presente che le altre squadre quando affronteranno il Bari triplicheranno le energie e quindi il mio consiglio è stato di dimenticare tutto quello che è stato il passato e buttarsi a capofitto in questa nuova avventura".
Può confermare che è stato lei a spingerlo a giocare a calcio da piccolo?
"Sì. Diciamo che da ragazzino non era proprio innamorato del calcio. Vedevamo in lui però delle qualità. Quindi non dico che lo abbiamo spinto o costretto, ma abbiamo cercato di consigliarlo. Ad esempio parlando della mia esperienza, con degli errori che mi avevano precluso una carriera magari più importante".
Da tecnico come vede Terranova integrato negli schemi di Mignani?
"Credo che Emanuele abbia avuto allenatori importanti che allenano attualmente in A. Lui è un giocatore polivalente, che può giocare sia a tre che a due. Ho visto subito un impostazione importante da parte del Bari. Ci siamo sentiti questa settimana e gli ho rimarcato che utilizzano dei principi importanti, con una mentalità propositiva che tende ad offendere l'avversario e non ad aspettare la sua mossa. Questa squadra è molto organizzata nella fase difensiva, a prescindere dai quattro difensori. Ho visto una squadra ben organizzata, specie nelle uscite preventive nel primo settore avversario".
Terranova fa parte di un reparto di assoluto livello. Quanti dubbi per Mignani...
"I problemi sorgono quando i risultati non arrivano. Sia che si ha a disposizione una rosa ampia che una scarna, è il campo che può dare quell'entusiasmo che può stoppare qualsiasi tipo di difficoltà. Io come allenatore dico che avere dei doppioni in rosa, come li ha il Bari, mi fa stare un po più sereno. Sorgono ovviamente dei dubbi, ma in una piazza come Bari è giusto che sia così".
Una delle qualità di Terranova è quella di sapersi adattare e riuscire a giocare con tutti.
"Sì. Uno dei suoi principali pregi è proprio quello di adattarsi con qualsiasi compagno. Non c'era nessun problema e non c'è nessun pensiero negativo legato alla concorrenza".
Dove vede il Bari e Emanuele tra qualche anno?
"Spero innanzitutto di vederlo il prossimo anno in B. Poi ovviamente spero sempre il meglio per lui. Ha avuto una carriera importante e sfortunata. Mi auguro per questo che possa arrivare il più alto possibile con i galletti".
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