Rep - Perrone: "Carrera? Il Bari è in buone mani. E' come se fossi tornato anch'io. Quella volta che mi sollevò..."

Carlo Perrone, storico protagonista della storia biancorossa, parla oggi di Carrera in un'intervista rilasciata a Repubblica: "Maiellaro aveva appena fatto gol al Messina su mio assist e mentre tutti andavano ad abbracciarlo, Massimo venne dritto verso di me e mi sollevò con gioia. Volle festeggiare con me perché quel giorno rientravo dopo un infortunio che mi aveva tenuto fuori per otto mesi e mezzo. Un gesto che la dice lunga sullo spessore di un uomo al quale non si può che volere bene. Se il Bari è in buone mani? Di più. Perché oltre al valore professionale, Carrera porta in dote qualità umane che raramente ho visto nel calcio. Sono felice per lui. È come se un pezzettino di me fosse tornato al Bari. Non conosceva neppure il campionato russo, eppure ha compiuto un’impresa storica, regalando allo Spartak Mosca uno scudetto che mancava da 16 anni. Per un vero uomo di calcio non ci sono limiti né confine. Lui conosce molto bene la materia, perché fin da ragazzo ha respirato a pieni polmoni l’aria di questo sport. E poi non va dimenticato che ha lavorato a stretto contatto con Antonio Conte, che di certo non può essere ritenuto l’ultimo arrivato".
L'augurio... "Di riempire un giorno lo stadio, come è accaduto quando giocavamo con la mitica maglia biancorossa".

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