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| Titolo: Vivarini: "Ho urlato come non mai. Reggiana? Ce la dobbiamo fare" Sab Lug 18, 2020 12:51 am | |
| Mister Vincenzo Vivarini, al termine della partita vinta dai biancorossi contro la Carrarese per 2-1, ha parlato a RadioBari esprimendo tutta la sua gioia: "Ho urlato come non mai, però ci voleva. Sono molto contento, avevamo questo obiettivo e ci siamo arrivati con la sofferenza che ci vuole nel calcio, soprattutto nelle partite di playoff non ho mai visto una squadra vincere facile. Dobbiamo mettere in conto il sacrificio e l'abnegazione, con il lungo stop che abbiamo avuto si è perso un po' di organizzazione di squadra, ma individualmente la squadra si sta esprimendo nel modo giusto".
Vivarini racconta un retroscena sul gol del pareggio della Carrarese e sulle scelte della formazione: "Al gol loro ho ragionato poco. Ho pensato solo a ricaricare i giocatori. Prendere gol all'ultimo minuto di recupero poteva distruggere qualsiasi squadra, mentre siamo venuti fuori nei supplementari. Simeri l'ha detto, ma io avevo meso in conto ieri sia lui che Costa e Terrani. Potevano darmi la spinta che hanno dato per avere la forza di chiuderla nei 120'. Chiuderla nel primo tempo era meglio, gestire il risultato non mi piace. Ma inconsciamente in queste partite anche se vinci 1-0 cerchi di portare a termine quel risultato. Di Cesare? Da quando è ripartito il secondo tempo aveva un fastidio al flessore. Ho dovuto fare il cambio, ma i fisioterapisti mi hanno detto che non è un grosso problema. Dovremmo recuperarlo per mercoledì".
Un commento in vista della finale: "Il calcio è emozione. Dopo una sosta così lunga devi puntare sullo spirito della squadra. Questa partita mi dà forza sotto questo aspetto. Per la prima volta ho visto esplodere di gioia lo spogliatoio, compattarci e abbracciarci. Questa partita è un segnale importante in funzione della finale. Dobbiamo andare lì di slancio, giocando di più la palla e mettendo in luce le nostre individualità e arrivare all'obiettivo che tutti sogniamo. O se siamo più bravi noi, o se siamo inferiori a loro noi ce la dobbiamo fare. Oggi si poteva certamente fare meglio. Abbiamo trovato una squadra molto aggressiva che ci ha lasciato poco spazio per ragionare. Siamo stati alla loro altezza sulle seconde palle. Dovevamo solo chiuderla. Ma adesso bisogna dare entusiasmo e prendere la spinta per arrivare in finale con l'esuberanza giusta per ottenere l'obiettivo finale".
tramite i propri canali ufficiali, il Bari ha diffuso le dichiarazioni dell’allenatore Vincenzo Vivarini al termine della partita contro la Carrarese: “Siamo contentissimi perché l’obiettivo è quello di passare il turno. L’abbiamo fatto. Siamo in finale. Abbiamo festeggiato nello spogliatoio. Mi è piaciuto anche lo spirito dei tempi supplementari, non era facile superare il gol preso all’ultimo minuto di recupero. Sono tutti segnali positivi. Abbiamo sofferto, dobbiamo mettere in conto di soffrire, soffriremo anche in finale ma ce la faremo. Avevamo preparato la partita per avere forza nei supplementari, anche calcolato il discorso dei rigori, non ho mai visto una partita di playoff chiusa facilmente, si giocano sempre fino alla morte. Avevamo anche detto in settimana che in caso di vantaggio avremmo continuato a giocare la nostra partita invece di gestire il risultato. Invece inconsciamente nel momento in cui eravamo in vantaggio la squadra si è messa a gestire la partita. Il gol ci ha tagliato un po’ le gambe, abbiamo poi di nuovo dimostrato valori morali importanti”.
Sulla scelta di tenere Simeri e Costa fuori dai titolari: “Avevo tenuto un po’ a riposo sia Simeri che Costa perché sapevo che sarebbero entrati a partita in corso e che avrebbero avuto la forza di spingere. Tanto è vero che l’azione del gol è partita dalla spinta di Costa che ha messo in mezzo la palla per Simeri. Abbiamo dimostrato una buona condizione. Adesso dobbiamo recuperare le forze, ma in prospettiva della finale il fatto di star bene fisicamente è una bella soddisfazione”.
Sulla finale e sul modo di giocare della Carrarese: “Se avevamo il pubblico di Bari questa partita non andava in questo modo. Il campo di Reggio in linea di massima è come quello di Bari, si va a giocare alla grande pensando che sia il nostro campo. Incontreremo una squadra molto forte come questa Carrarese che ha aggredito tutti i nostri portatori di palla e non ci ha dato modo di giocare, tranne nell’azione del gol. Lì abbiamo giocato come abbiamo fatto in tutti questi mesi di preparazione: girando palla e aspettando un varco per poter entrare, l’abbiamo fatto molto bene. Ora si va in finale sperando di farlo ancora meglio”.
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