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| Titolo: Emiliano: "Riapertura, gli stadi sono già predisposti in sicurezza. Se non li riapriamo ora..." Gio Lug 02, 2020 3:32 pm | |
| La riapertura degli stadi è uno degli obiettivi della Regione Puglia. Il presidente, Michele Emiliano, ha così aperto a questo possibilità nel corso della conferenza social insieme ai presidenti di Bari e Lecce: "Sottoponiamo ai tecnici della regione Puglia queste regole proposte dal protocollo elaborato della due società. Poi l'evento è all'aperto e i rischi più elevati di contagio avvengono al chiuso. Gli stadi sono luoghi con regole di sicurezza già testate da anni. Posti e persone sono identificabili e la presenza della polizia può far rispettare le norme. Potremmo così garantire il non assembramento in fase di entrata ed uscita, anche se evidentemente dovremmo introdurre delle regole per limitare la capienza. L'incontro di oggi non è superfluo ma un ragionamento razionale legato all'industria del calcio che non può essere sottovalutata e che se abbondata può creare ulteriori problemi al nostro paese. Il ritorno alla normalità passa anche attraverso il calcio. Tra pochi giorni, partendo spunto dalla vostra proposta, ne elaboreremo una a nome della Regione Puglia per la Conferenza delle Regioni. Se saremo tutti d'accordo, la inoltreremo immediatamente al governo e alle altre regioni per valutare il recepimento del protocollo".
Sui possibili rischi nei prossimi mesi: "Se con una situazione epidemiologica così favorevole siamo ancora intimoriti cosa rischia di succedere, come è probabile che sia, nel periodo autunnale con un innalzamento dei casi? Non possiamo più chiudere il paese. Il lockdown è stato necessario perchè ci ha colti impreparati. Non avevamo materiali, ospedali pronti: non avevamo rianimazioni e dispositivi di protezione. Siamo stati costretti alla quarantena per evitare numero dei morti salisse".
L'importanza del mondo del calcio tra società ed economia: "Ci sono dei settori basati tra pubblico e attività. Il basket, ad esempio, una volta interrotto si è fermato ma avuto danni molto meno gravi rispetto a quelli del calcio, che in caso di stop provocherebbe effetti incalcolabili all'economia italiana. Il calcio non è solo un divertimento, difficile che un evento del genere possa continuare a svolgersi in assenza di pubblico. C'è il desiderio di combattere il virus non con la sospensione della vita ma attuando cautele che consentono la prosecuzione delle attivita nel massimo della sicurezza possibile e quindi di abbassare al minimo il rischio. In Puglia abbiamo già riaperto gradualmente diverse situazioni gestibili analogamente agli stadi come le feste patronali, sagre, locali, discoteche. I protocolli validati dal professor Lopalco ci hanno permesso, grazie a controlli specifici, di tenere dati bassissimi ed idonei per tenere in considerazione questo protocollo".
In diretta social, nell'incontro promosso dal presidente della Regione Emiliano con i presidenti di Bari e Lecce, Luigi De Laurentiis ha dichiarato circa la questione stadio e le possibili riaperture ai tifosi: "Ringrazio il presidente Sticchi Damiani: abbiamo preparato insieme un protocollo, con la supervisione di tre scienziati. Non entro nel merito dei dettagli, eccessivamente tecnici. Emiliano si è subito messo in moto per supportare il programma: il Governo e le federazioni sono già sensibilizzati, loro stanno già lavorando alla possibile riapertura degli stadi. E' fondamentale. Ogni categoria ha le sue difficoltà, è importante che ci si impegni: il nostro protocollo è un suggerimento, non abbiamo presunzione. Gli stadi hanno norme restrittive, possiamo applicare dei distanziamenti ben controllati. Il nostro paese è in una curva molto positiva, è importante riaprire. Mi auguro che questo protocollo possa spingere per la riapertura degli stadi".
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto quest'oggi in una conferenza con il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il presidente biancorosso Luigi De Laurentiis. Queste le parole del numero uno salentino: "Ringrazio De Laurentiis che si è fatto promotore di questa iniziativa e a cui ci ha voluto coinvolgere, essendo le due società più rappresentative della regione. Bisogna fare lo sforzo massimo per far tornare la gente allo stadio. Il calcio che stiamo vivendo non ci piace, senza gente e tifo. Uno spettacolo che ha poco dello spettacolo. Abbiamo ripreso a giocare perché lo chiedeva il sistema, il calcio non si può fermare essendo una grande industria per lo stato. Stiamo rischiando di perdere la gente e il calcio senza gente perde gran parte del suo valore. Ci troviamo in un momento sereno, tranquilllo con contagi quasi nulli: se non creiamo un precedente, se non riportiamo la gente allo stadio in una situazione tranquilla, con casi di contagio zero, se non apriamo gli stadi ora, sarebbe dannoso anche per il prossimo di torneo. Siamo disponibili a ulteriori costi per riportare la gente allo stadio, con limitazione della capienza ed eventuale turnazione, sebbene questa sia una contraddizione in termini".
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