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| Titolo: Il Galletto - Piovanello: “Bari indimenticabile! Sì, mi sarebbe piaciuto restare” Mer Apr 15, 2020 1:04 pm | |
| Giocare nella squadra della sua città, Padova, gli piace ma l’esperienza a Bari nella scorsa stagione per Enrico Piovanello resta indimenticabile. Il giovane centrocampista offensivo, che l’anno scorso in biancorosso si ritagliò uno spazio importante come attaccante esterno nel 4-2-3-1 di Cornacchini, ha tracciato un punto con ‘il Galletto’ a pochi giorni dal suo 20esimo compleanno. Tra passato, presente e futuro.
Ciao Enrico, come va? Dove e come stai trascorrendo questo periodo caratterizzato dall’emergenza coronavirus?
“Tutto bene per quanto mi riguarda. La mia ‘clausura’ la sto passando a Padova, a casa con la famiglia”.
Si parla tanto dell’eventuale ripresa: che sensazione hai, si completerà la stagione o bisogna già proiettarsi alla prossima?
“Io ho ascoltato molto le informazioni che hanno diffuso e continuano a far circolare. Lascio però la decisione a chi ha l’onere di prenderla. Mi adeguerò a ciò che decideranno. E’ chiaro, spero di ricominciare al più presto, anche perché allenarsi a casa è difficile, tuttavia credo che sarà difficile completare questa stagione. Non escludo che alla fine si debba trovare a tavolino un meccanismo per decretare retrocessioni e promozioni. Temo che affrettando i tempi si rischi anche di compromettere la prossima stagione. Ma in realtà la situazione è ancora tutta da capire e decifrare”.
Mettiamo da parte il coronavirus per qualche minuto e parliamo solo di calcio: come giudichi la tua stagione al Padova in C (girone B)? Ti aspettavi di più sul piano personale (9 presenze, zero gol)?
“Stava cominciando ad essere una buona stagione per me. Dopo un avvio in salita, ho iniziato a giocare verso novembre, quando il mister mi ha dato l’opportunità. Ne ho approfittato e, cercando di ritagliarmi il mio spazio, stavo facendo molto bene. Questa è una buona società. Sono contento. Naturalmente devo dare sempre di più e lavorare su di me per colmare alcuni aspetti sui quali non sono ancora soddisfatto. Sono consapevole che devo migliorare ancora molto”.
Cosa ti rimane dell’esperienza barese (31 presenze, 3 gol, 4 assist)? Quale il momento più bello e quale quello più brutto?
“Quella di Bari è stata un’esperienza indimenticabile, molto bella. Il momento più bello è stato sicuramente quando abbiamo vinto il campionato, a Troina, in quel posto lontano che io neanche conoscevo. E lì è esplosa l’emozione per tutti i sacrifici fatti. Il momento più brutto è stato quando sono andato via, perché ho lasciato amici dentro e fuori il rettangolo verde che mi piacerebbe rivedere presto”.
Forse anche perché pensavi di restare. A lungo durante lo scorso campionato si parlò di una trattativa col Padova (a Bari Piovanello era in prestito) per farti rimanere in biancorosso. Poi cosa è successo? Ti sarebbe piaciuto rimanere?
“Sì, la trattativa c’è stata ma non so nel dettaglio come sia andata. So che il mio agente parlò con il direttore sportivo del Bari. Poi è successo quello che è successo, la trattativa non è andata in porto. Capita, le trattative dei giocatori possono saltare. Però sì, mi sarebbe piaciuto restare”.
Cosa pensi dell’avvio difficoltoso del Bari in questa stagione e dell’avvicendamento in panchina tra Cornacchini e Vivarini?
“Le partite del Bari quest’anno non sono riuscito a guardarle tutte però da quello che ho visto, con mister Vivarini sono diventati molto forti, sono molto più gruppo, sono fortissimi a livello individuale, come squadra è fantastica. Come l’anno scorso, quando io mi sono trovato benissimo”.
Ti è dispiaciuto per l’esonero del tuo ex allenatore, Cornacchini?
“Per me è stato un buonissimo allenatore, mi ha dato fiducia, mi ha fatto giocare, quindi non posso che ringraziarlo. Mi dispiace per lui per come è andata, gli auguro di ricominciare presto ad allenare”.
Che opinione hai del presidente De Laurentiis?
“Posso dire solo una cosa: se fossi un barese lo ringrazierei per il lavoro che sta compiendo”.
Quali giocatori ti piacciono di più nel Bari attuale?
“Mi piacciono molto Marfella, perché secondo me è uno dei migliori portieri in circolazione, e Di Cesare, perché nonostante l’età sta dimostrando che è ancora un fortissimo giocatore”.
Sei rimasto in contatto con qualcuno dei tuoi ex compagni? Chi?
“Sì, mi sento spesso con gli amici baresi ed anche con gli ex compagni. Per esempio Bolzoni, Aloisi, Marfella, Bellussi ed altri”.
In conclusione un saluto a Bari e ai tifosi baresi.
“Voglio citare zio Michi che è stato un padre per me a Bari, una delle persone alle quali mi sono più legato. Non vedo l’ora di riabbracciarlo e spero che questo messaggio arrivi anche a lui. Inoltre saluto tutta la tifoseria del Bari, ringrazio tutti per il sostegno ricevuto lo scorso anno. Spero che continuino sempre a far cantare tutto lo stadio. Un abbraccio da Enrico Piovanello”.
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