Ciofani: "Al San Nicola è tutta un'altra storia. Due campionati: noi in mezzo. Rimonta? Io ho perso con nove punti di vantaggio"

Il terzino Matteo Ciofani è intervenuto stamani sulle frequenze di RadioBari dopo la sfida vinta contro l'Avellino: "E' stata una buona partita, giocata con piglio. Venivamo da due pareggi dove volevamo ottenere il massimo ma non ci siamo riusciti. Giocare al San Nicola è tutta un'altra storia".

"E' un campionato tosto, molto agonistico e aggressivo - rimarca Ciofani - Anche se sei superiore a livello tecnico se non ti cali nella mentalità fai fatica. E' successo a noi in alcune partite fuori casa: dobbiamo fare questo salto di qualità. Io ero arrabbiato ieri a fine partita perché avevamo giocato bene e stavamo controllando, poi c'è stato questo episodio che ha rischiato di rimettere in piedi la partita. Chiaro, ci può essere un calo fisico, ma secondo me è più una questione psicologica: dobbiamo lavorare sull'attenzione".

Sulla classifica e gli scenari... "La distanza dalla Reggina non è poca, ma nemmeno proibitiva. Dobbiamo guardare noi stessi, anche perché non è il caso di fare calcoli. Ci sono due campionati: uno davanti, e uno dietro di noi, e noi stiamo in mezzo. Vedremo alla fine come sarà la situazione. Ora conta andare a Catanzaro e fare risultato pieno. Se è possibile una rimonta? Io l'ho perso un campionato in rimonta. Eravamo nove punti sopra il Parma. Ci sono squadre che arrivano di slancio ed altre col fiato corto: è importante la base che costruisci prima, ma lo sprint è in questo periodo, a marzo ed aprile. Il Monopoli? E' l'unica che mi ha impressionato da quando sono a Bari: è una squadra quadrata, dove corrono tutti, ha degli ottimi attaccanti. Non mi sorprende. Qualsiasi risultato sarebbe andato bene. Ha vinto il Monopoli, bene, ci avviciniamo alla Reggina. Tentiamo il miracolo".

Il coronavirus e le polemiche in A... "E' una situazione delicata. Mi sono reso conto che qualsiasi cosa fai sbagli. Sicuramente la salute viene al primo posto, evitare la diffusione del virus è la cosa più importante. Gli stadi sono un punto di aggregazione di persone. Certo, questo spezzatino non fa piacere a nessuno, ci sono tanti soldi in ballo, il campionato può essere falsato".


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