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| Titolo: Costa: "Mi piace da matti spingere, ma il mister è stato chiaro. Imparerò" Sab Dic 28, 2019 12:37 pm | |
| Pippo Costa è carico in vista del 2020. Il mancino è oggi intervistato da La Gazzetta dello Sport: "Guardo soprattutto in casa mia. Naturalmente, con la speranza che gli altri possano rallentare il passo. Ma sono dell’idea che dobbiamo badare essenzialmente al nostro rendimento. Quando tireremo le somme, non dovremo avere rimpianti. Il bilancio? Di botto mi viene in mente una cosa: il mio gol (nel 4-0 alla Cavese, ndr.) non può restare isolato".
Sul discusso ruolo, e i compiti difensivi... "Ognuno di noi ha le sue caratteristiche. A me piace da matti spingere sulla fascia. Ma il mister mi ha spiegato cosa vuole, in modo molto chiaro, avendo cambiato modulo. Devo preoccuparmi in primis della fase difensiva, di conseguenza viene quella offensiva. Lo ripeto, non è mai troppo tardi per imparare. Io non più titolare? Ho sempre creduto al concetto di gruppo, prima di ogni altra cosa. Del resto, anche Messi farebbe fatica a vincere da solo. In una stagione la cosa più importante è raggiungere gli obiettivi di squadra".
"Appena mi hanno proposto Bari, ho accettato. Scartando altre proposte. Sono sempre stato attratto dalle sfide. E questa è davvero grossa", dice Costa sulla scelta estiva.
Le soddisfazioni professionali... "Al primo posto, senza dubbio, la storica promozione in Serie A con la Spal nel 2017. Subito dopo la conquista della permanenza, l’anno successivo, sempre con la Spal. Al terzo posto, lo scudetto Primavera vinto con il Chievo. Un’altra storica prima volta per quella società".
Antenucci e l'Inghilterra. Sono fra i temi trattati da Filippo Costa nel corso dell'intervista rilasciata quest'oggi a La Gazzetta dello Sport: "Mirco è un punto di riferimento per me, non soltanto un amico. Il Bournemouth? Capitò quell’occasione. Ero giovanissimo, non ho resistito al fascino della Premier League. Vero, non ho mai giocato. Ma è stata un’esperienza formativa, a contatto con altri metodi di lavoro, una diversa cultura, una nuova lingua".
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