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| Titolo: GdS - Maiellaro: "Il Bari non mi volle, poi fece carte false. Peccato non aver giocato con Platt" Gio Ott 17, 2019 9:41 am | |
| Parla Maiellaro. Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, l'ex trequartista biancorosso gioca Avellino-Bari: "L’Avellino ha mille problemi, enormi difficoltà. I biancorossi devono approfittarne, aggredirli, imporre la propria legge e fare subito gol. In certi casi, agli avversari non va concesso nemmeno il tempo di respirare".
Maiellaro ricorda l'esperienza in Irpinia: "Ero tesserato con il Lucera, andai a provare. Bastò una mezzoretta ad Antonio Sibilia, presidente storico degli irpini, per convincersi. Il mio cartellino, per i parametri dell’epoca, costava 90 milioni di lire. Sibilia propose al mio presidente due assegni da 25 milioni, il primo subito e il secondo qualche mese dopo. Prendere o lasciare. Il Lucera prese. Di lì a poco, il tecnico Veneranda mi avrebbe regalato la gioia dell’esordio in Serie A. È il ricordo più bello di quella parentesi. In assoluto giocai poco, fui un tantino penalizzato dal periodo di leva".
Prima dell'Avellino, tentò col Bari... "Verissimo, mi allenai una settimana con i biancorossi. Ma non mi vollero, perché qualcuno disse che tra i giovani ne avevano altri come me. Fatto sta che, dopo qualche anno, il povero Vincenzo Matarrese fece carte false per strapparmi al Taranto. Dovette scucire 2,3 miliardi, oltre ai cartellini di due calciatori, Roselli e Gridelli".
Ricorda Matarrese... "Matarrese è stato un grande, come un buon padre. Mi ha offerto la gioia di vivere e giocare in una piazza straordinaria".
Il rimpianto... "Non aver giocato accanto a David Platt. Con l’inglese e Joao Paulo, se non si fosse fatto male, saremmo andati in Uefa. Invece durante la mia ultima stagione barese, qualche mese prima dell’ingaggio di Platt, il presidente Matarrese non colse l’attimo per rinnovarmi il contratto e firmai una carta privata con la Fiorentina. Una storia lunga, comunque il Bari aveva il tempo per farmi cambiare idea. Invece finì per incassare soltanto 5 miliardi di parametro, ma all’epoca valevo almeno il doppio".
Maiellaro promuove il Bari. L'ex fantasista biancorosso parla nel corso dell'intervista rilasciata oggi a La Gazzetta dello Sport della nuova primavera ottenuta con Vivarini: "Il suo arrivo è stato determinante. Lo dicono i fatti. Gli va dato atto di aver risvegliato diversi uomini. Fino a un mesetto fa sembravano morti, spenti sul piano mentale. Ora sono tutti forti, aggressivi al punto giusto, lottano su ogni pallone. Vivarini è stato molto bravo, se mai... Non sono proprio riuscito a capire le enormi problematiche accusate dal Bari in avvio di stagione. Non so, ipotizzo: è facile che Cornacchini si sia ritrovato in una situazione più grande di lui".
Cosa manca al Bari? Maiellaro risponde così: "Forse, un paio di piedi buoni a centrocampo. Qualcuno in grado di dettare una giocata illuminante. Mi piacerebbe vedere in biancorosso il giovane Gaetano del Napoli. Ho sentito una vocina. Chissà, a gennaio… certo, al ragazzo sarebbe utile vivere un’esperienza a Bari".
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