Bari Grande Amore
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| Titolo: CdS- De Laurentiis: "Decaro chiamò mio padre, e mio padre me. Bel trenino. La multiproprietà, lo stress della C, gli obiettivi..." Mer Ott 09, 2019 12:25 pm | |
| Intervista al presidente Luigi De Laurentiis sulle colonne del Corriere dello Sport. Il numero uno biancorosso ripercorre i momenti dell'ingresso in Puglia: "Il sindaco Decaro ha chiamato improvvisamente mio padre, mio padre ha chiamato me. Un bel trenino. La città è importante e noi da un po’ cercavamo un’altra squadra da acquisire. Ai primi dell’agosto 2018 mi sono ritrovato con il lavoro che mi esplodeva tra le mani. C’era da mettere in piedi una squadra intera, in poche settimane. Per fortuna l’inizio del campionato è slittato. Allo stadio abbiamo dovuto portare gli asciugamani, le panchine nuove. E assicurarci che le docce funzionassero".
A domanda sulla multiproprietà e l'esistenza di un senso in ciò, De Laurentiis risponde affermativamente... "Certo, perché si moltiplicano le opportunità di sviluppo e si può rendere più virtuosa la gestione. Il calcio è intrattenimento, si paga il biglietto come al cinema. Non essere tifosi di calcio è stato un punto di forza. Si mantiene la testa fredda nel prendere decisioni. Fare debiti non è mai stato nella cultura della mia famiglia".
Il presente ha riservato qualche difficoltà... "Ho vissuto l’inizio difficile di questa stagione con un’intensità che nel campionato precedente non avevo mai avvertito. Sarà perché siamo stati sempre in testa. Ora è tutto un altro stress e la Serie C è molto più complicata".
Sugli obiettivi e gli scenari col Bari... "Diciamo un percorso che ci auguriamo sia da ricordare. Stiamo costruendo e il Bari è un brand. C’è l’immagine e c’è il successo sportivo, ma anche i tifosi chiedono che il club abbia la prima oltre che il secondo. Intanto creiamo valore sul territorio, con le academy che raccolgono 2.400 bambini, con 22 scuole calcio affiliate. Stiamo migliorando tutte le aree della società, pian piano rimetteremo in sesto lo stadio insieme con il Comune. E il Bari apparirà come deve apparire".
"La chiave è la creatività. Con il Bari andremo a recuperare celebrità e le leggende rimaste nel cuore dei tifosi. La Formula 1 a Montecarlo diventa una specie di notte degli Oscar. Nel calcio siamo un po’ indietro, però miglioriamo". Luigi De Laurentiis, nel corso dell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, parla di progetti.
Quale il rapporto del padre Aurelio con il Bari? Ci sono stati interventi? Ecco la risposta di Luigi... "Non ce ne sarebbe stato neppure motivo, visti i risultati dei primi mesi. Quest’anno sarà più dura. E’ stata una sofferenza per lui dover esonerare l’allenatore. Di sicuro ci confrontiamo. Siamo abituati a lavorare in coppia".
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