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| Titolo: Bianco: "A Bari per vincere. I problemi? Squadra nuova, ci vuole tempo. Cornacchini mi chiede ordine" Mer Set 11, 2019 5:28 pm | |
| "Sono venuto a Bari per vincere. Sono un ambizioso: negli ultimi anni ho avuto la fortuna e la bravura di fare campionati di vertice. A Perugia per due anni abbiamo fatto i play-off. Quest'anno ero fuori dai piani, è uscita questa possibilità e ovviamente non si può dire di no". Raffaele Bianco è tornato a Bari con tanta maturità in più. Dopo i fasti con Conte, è tornato in biancorosso con l'ambizione di vivere una stagione da protagonista. Sui problemi attuali del Bari analizza: "Il fatto di mettere insieme una squadra tutta nuova con l'aggiunta di calciatori che arrivano a fine mercato porta a richiedere un po' di tempo. Lo staff sta cercando di fare questo: individuare il modulo giusto, i calciatori giusti, per dare solidità alla squadra. Il campionato di C io l'ho giocato, saranno più le partite sporche, soprattutto nel girone del Sud. Sicuramente possiamo fare meglio: ma se vinci i campionati non si ricorda nessuno di come hai giocato".
Subito impiegato contro il Rieti, Bianco rivela: "Cornacchini mi ha chiesto di dare tutto quello che avevo, di dare ordine, parlare coi compagni, di cercare di mettere le cose a posto. Poi la partita non la puoi prevedere, tant'è che sono rimasto novanta minuti in campo e non me l'aspettavo nemmeno io".
Bianco è tornato a Bari dieci anni dopo la prima volta. Nel corso della conferenza stampa andata in scena questo pomeriggio, il centrocampista ha ricordato l'impiego da terzino nell'anno della promozione e le emozioni vissute: "Era una soluzione di emergenza. Mancavano i terzini di ruolo, Conte mi ha provato lì perché non sapeva chi mettere. Ha visto che le cose andavano bene, ma il mio ruolo è centrocampista, son cresciuto e diventato un uomo. Lì ero ancora un ragazzino. Le differenze con quella stagione? Ora è una fase di ricostruzione. Però ho trovato un ambiente carico ed è giusto che anche i tifosi e la gente non vivano più di ricordi. Quello successe dieci anni fa, poi ci sono state poche gioie. E' giusto che la città e la società abbiano il loro riscatto, purtroppo ora la C è necessaria. Speriamo di poterci arrivare ancora a quella festa".
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