20/09/15 - Pareggio con rammarico ma c'è ottimismo. Cosa va e cosa non va

Come prendere il pareggio di ieri con il Pescara? Un punto guadagnato o due punti persi? Difficile dare una risposta a questa domanda. Le discussioni tra i tifosi, sui social e nei bar sono iniziate subito dopo il fischio finale e probabilmente proseguiranno fino a martedì sera quando il Bari sarà di scena a Crotone per il primo turno infrasettimanale di questo lunghissimo campionato di serie B. La sfida con gli abruzzesi ha lasciato in dote diverse e contrastanti sensazioni: c'è rammarico per le occasioni sprecate da Valiani (due volte davanti al portiere), De Luca e Maniero ma c'è anche un pizzico di soddisfazione per essere usciti indenni contro un Pescara che ha dimostrato di poter far male ai biancorossi. In soldoni: il Bari avrebbe potuto vincere ma avrebbe anche potuto perdere. Se quel colpo di testa di Lapadula, a pochi giri di lancette dalla fine, fosse finito in porta e non sopra la traversa molto probabilmente oggi staremmo ad analizzare la prima sconfitta in campionato rimediata dalla banda di Davide Nicola. Con tutte le conseguenze del caso. Più a livello morale che di classifica (che dopo tre giornate non può dire molto), vista l'estrema volubilità di questa piazza.

COSA VA - La squadra ha dimostrato, come con Spezia e Vicenza, di saper stringere i denti e non disunirsi nei momenti difficili. Difficoltà palesatesi ieri in due frangenti: nella prima mezz'ora quando il Pescara ha fatto frullare la palla come voleva e nei minuti finali quando la scelta di Nicola di giocarsi il tutto per tutto passando al 4-2-3-1, con l'innesto di Boateng al posto di Defendi, ha indebolito il centrocampo. Non è un caso che le occasioni più pericolose da parte degli ospiti siano sorte negli ultimi dieci minuti. Ma nonostante tutto il Bari ha retto l'urto (degne di nota le prestazioni di Guarna e Di Cesare) mostrando abnegazione e spirito di sacrificio. Ed ha preso un punto che in altri contesti e in altre situazioni non sarebbe riuscito a portare a casa, come troppo spesso è capitato la scorsa stagione.

COSA NON VA - Nicola è consapevole di poter disporre di giocatori importanti, soprattutto in attacco. Rimanere a secco per altri novanta minuti è la spia che c'è ancora molto da lavorare, sia sulla condizione fisica di qualcuno (Maniero e Rosina su tutti) che per quanto riguarda certi automatismi. Sarebbe un delitto non riuscire a sfruttare tutte queste bocche da fuoco. Cartello lavori in corso anche a centrocampo dove si è fatta sentire l'assenza in cabina di regia di Porcari. E' stato quello il settore che ha sofferto di più nella prima parte di gara con Donati, Valiani e Defendi schiacciati a ridosso della difesa e impossibilitati a fare da raccordo con il reparto avanzato tanto da costringere il tecnico ad arretrare la posizione di Rosina e De Luca. Ma anche in questo caso si tratta di problemi, vista la qualità e l'esperienza dei giocatori succitati, risolvibili col tempo e con l'applicazione.




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Il pareggio a reti bianche maturato ieri pomeriggio ha mostrato alcuni aspetti positivi ed altri certamente rivedibili. Per la seconda gara di fila i biancorossi hanno mostrato una solidità difensiva, peccando però in zona gol. A non convincere è invece la manovra di gioco. Una cosa è però ben nota: mister Nicola predilige sfruttare gli spazi, giocando di rimessa ma sembra mancare in mezzo al campo il classico regista che possa dettare i tempi e, appunto, rilanciare velocemente l'azione.

Donati non è più un ragazzino ma ha mostrato una maggiore qualità rispetto a Romizi, considerato da Nicola mezz’ala. In attesa di Gentsoglou, ancora a secco di minuti in campionato, sarà importante in tal senso il rientro di Porcari contro il Crotone.

Una soluzione potrebbe essere rappresentata dallo spostamento di Rosina nel ruolo di trequartista. L’ex Toro, arretrando di posizione, darebbe una mano alla linea mediana garantendo maggiore qualità e fungendo da collante tra centrocampo e attacco. Il 4-3-1-2 sarebbe congeniale anche per le caratteristiche di Sansone e De Luca. L'ex Bologna e la zanzara, alternandosi, potrebbero giocare così più vicini alla porta ed aiutare la prima punta Maniero, ieri troppo isolato.





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