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| Titolo: Brienza: "La festa al San Nicola un'emozione stupenda. Quest'anno formativo" Mar Mag 14, 2019 6:35 pm | |
| Ciccio Brienza, ospite negli studi di TeleBari, ha commentato la stagione biancorossa, rispondendo alle domande dei tifosi. "La festa promozione al San Nicola? Un'emozione stupenda che porterò sempre con me. Il calore che mi dimostra la gente mi spinge ad andare avanti. Quando sono arrivato c'era scettiscimo per la mia età, però poi i tifosi hanno apprezzato l'uomo e quello che si è fatto in campo. La scelta di restare a Bari in D? Mia figlia ha inciso nella mia scelta: avevo ricevuto diverse offerte che ho declinato".
"E' stata un'esperienza formativa. Nemmeno io pensavo di poter affrontare un campionato di D alla mia età. L'ho fatto con semplicità, come se fosse un campionato normale. Ero consapevole che giocavo a Bari, e non consideravo la D", spiega Brienza.
Il capitano del Bari spende qualche parola per gli ultimi avvenimenti del calcio italiano e il caos di queste ore in B: "Ogni anno si verificano degli episodi che non dovrebbero accadere. Così si falsano i campionati".
"I miei ex compagni che sono andati via da Bari? Ci sono sempre dei casi singoli che vanno analizzati. Un calciatore pensa giustamente alla miglior scelta possibile per la propria carriera. Alcuni hanno fatto delle valutazioni essendo giovani. Io sono più grande e ho fatto altre valutazioni. Non mi sento di dire che sono scappati: l'importante è onorare la maglia quando la si indossa", analizza. "I gol? Quest'anno abbiamo giocato su campi difficili, ho avuto delle difficoltà da quel punto di vista. Sicuramente si notano i dettagli nelle categorie, c'è una velocità di trasmissione di palla e di pensiero diversa".
Le altre considerazioni di Brienza... "La polvere l'abbiamo passata, adesso mettiamo il massetto per continuare la scalata e arrivare in Paradiso. Il giorno che Mutti fece il compleanno e mi disse l'età mi spaventai: è bello allenarsi a quarant'anni come i giovani di 20, ti stimola a star loro dietro. Con i comportanti giusti cerco di farli migliorare. La voglia ce l'avevamo più noi quando eravamo giovani: manca un po' la fame oggi, lo si avverte, vorrei dar loro di più da questo punto di vista. Bisogna lavorare duro per arrivare".
Nel corso della partecipazione al Tb Sport su TeleBari, Ciccio Brienza ha parlato di tanti temi. Il fantasista biancorosso segnò anche un grandissimo gol alla Juventus ai tempi del Palermo: "C'era lo stadio strapieno. Era la Juve di Capello, fortissima. Sono stato tantissimi anni a Palermo, la mia carriera nasce lì, mi piange un po' il cuore nel vederli in questa situazione. La Nazionale? Era l'Italia pre-mondiale di Lippi. Diciamo che ho rischiato di andare al Mondiale se avessi confermato l'anno buono precedente, ero nell'orbita, anche se era quasi impossibile. Lì non giocavano giocatori come Totti...".
Sul pubblico barese... "Deprimersi ed essere passionali è una caratteristica del tifoso del Sud. Se una squadra dà il massimo e si esprime bene il pubblico è riconoscente. Se riesci a fare la prestazione il pubblica lo apprezza".
Di Cesare e la scommessa... "Lui l'ha messa come scommessa, ma non era una vera e propria scommessa. Comunque è anche giusto che pago quando Di Cesare fa più gol di me (ride, ndr)".
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