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| Titolo: Brienza: "Volevo festeggiare con il Bari ed in Serie A, ho raggiunto solo l'obiettivo secondario. Orgoglioso di essere entrato nel cuore dei tifosi. Sto bene, vorrei continuare anche il prossimo anno" Mar Mar 19, 2019 6:55 pm | |
| Il capitano del Bari Franco Brienza, neo quarantenne, ha parlato ai microfoni di TeleBari nel giorno del suo compleanno. Queste le sue parole: "Io cerco di tenermi giovane e nascondere i miei anni sul campo, poi correndo dietro i ragazzini è più facile. Avevo dichiarato di voler festeggiare questo traguardo con la maglia biancorossa ed in Serie A, purtroppo ho raggiunto solo l'obiettivo secondario".
Spazio ad un commento sul futuro: "Proverò ad arrivare più in alto possibile, in A la vedo dura, ma proverò ad accontentare i tifosi, in campo e fuori".
Chiusura sulle celebrazioni per questa giornata speciale: "I compagni mi hanno già accolto bene nello spogliatoio, ora allenamento e stasera festeggeremo",
Dopo i festeggiamenti per il suo compleanno con squadra e tifosi, Franco Brienza è intervenuto in conferenza stampa davanti ai cronisti: “Oggi devo solo ringraziare tutti, non mi aspettavo un’accoglienza del genere per questi 40 anni. Sono emozionato e orgoglioso di questo, significa che sono entrato nel cuore delle persone. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di fare una certa gavetta prima di arrivare in A. Non me la sento di fare bilanci, ancora mi diverto e penso anno dopo anno. La passione mi spinge a fare questo lavoro. E’ uno dei più belli se si può definire un lavoro".
Proseguire il prossimo anno? "A differenza del recente passato mi sento molto bene fisicamente, posso dare ancora qualcosa sul rettangolo verde. Mi alleno con sacrificio e dò sempre il massimo per la causa. Se riesco a mantenere questa condizione fisica e mentale, credo che proseguirò la mia carriera".
Brienza è tornato sull'episodio del rigore fallito da Simeri: “Avevo la palla per calciare il rigore, poi Simone mi ha chiesto di tirarlo lui. In questo caso sono io il responsabile, magari era meglio se il penalty l’avessi sbagliato io. Lui in quel momento si sentiva di calciarlo. Per fortuna poi siamo riusciti a vincere”.
Il fantasista di Cantù ha fatto il punto dei suoi anni nel capoluogo: “A Vercelli il momento più brutto quando mi si è rotto il crociato posteriore. Ci stavamo giocando una posizione playoff per andare in A. Il più bello è stato l’entrare nel cuore della gente”.
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