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| Titolo: CdM - Simeri: "Doppia cifra? Quinto anno di fila. Da piccolo carattere difficile, Napoli il rimpianto..." Mer Feb 20, 2019 11:29 am | |
| Intervista a Simone Simeri, bomber del Bari, sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno. L'attaccante parla della doppia cifra raggiunta con la rete di Locri: "In realtà è quasi un obiettivo minimo per un attaccante che voglia confermarsi ogni anno. Non dovrei nemmeno pormi questo traguardo. È il quinto anno di fila che ci arrivo e voglio continuare così. Ma specifico che l’unico risultato che conta è quello di squadra, ovvero vincere il campionato".
Si racconta, Simeri: "Da piccolo avevo un carattere molto difficile. Ero a tratti ingestibile. Una volta, in occasione dei playoff scudetto della Beretti del Napoli, litigai con un compagno di squadra per colpa di una casacca. Mollo (l'allenatore, ndr) mi mandò a fare la doccia, poi mi schierò titolare nella partita successiva con il Milan e andai a segno. Credeva in me. Mi ha fatto crescere tanto e gliene sono grato".
Su Cornacchini... "Il mister ci bacchetta tanto per farci capire cosa sia giusto fare e per farci comprendere il nostro valore. Ho sentito le sue parole e devo dire che ha ragione. Ogni tanto devo fare un esame di coscienza. Rimpianti? Forse uno solo. Ai tempi del Napoli, quando allenatore era Mazzarri, uno dei dirigenti era Santoro. Lui cercò di convincermi che per me sarebbe stato meglio continuare a crescere in quella società. Arrivavo da tre stagioni importanti, in cui avevo realizzato circa 50 gol, in Primavera magari mi sarei confermato ancora. Invece decisi di andare a giocare con i grandi e di mettermi alla prova. Ecco, l’unico rimpianto è stato non averlo ascoltato".
Sulla concorrenza e i compagni... "È bello perché la competizione dà sempre tanti stimoli. Entrare in campo è facile, con tutti questi grandi giocatori. Anche se ogni tanto parto dalla panchina, sono contento di dare sempre il mio contributo. Fondamentalmente c’è grande intesa con tutti. Ogni settimana ci si vede per la cena di squadra. Con Mattera, Liguori, Di Cesare, Floriano, Bolzoni c’è davvero un ottimo rapporto".
Un provino superato all'Inter, scelto dai nerazzurri anche a discapito di illustri colleghi. Simone Simeri, nell'intervista al Corriere del Mezzogiorno, racconta l'aneddoto: "Sono stato due mesi a Milano. Avevo 10 anni, lì con me c’era anche Insigne. Ricordo che lui fu scartato perché ritenuto troppo basso. Io tornai indietro perché l’idea di stare in una casa famiglia a quell’età non faceva per me e non convinceva nemmeno i miei genitori".
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