Turris-Bari, il doppio ex Gautieri: "Entrambe valgono la C. Liguori campo caldo, DeLa ok per i galletti"

"Sarà una gara bellissima, inevitabile quando si affrontano la prima e la seconda della classe. So che lo stadio sarà pieno, purtroppo io non ci sarò". Queste sono alcune delle parole rilasciate da Carmine Gautieri ai microfoni di tuttocalciopuglia.com. . La sfida tra Turris e Bari è quasi come un derby per l'ex allenatore di Ternana e Pisa. Se da un lato i corallini (esperienza maturata dal 1989 al 1991) hanno avuto il merito di lanciarlo nel calcio che conta, dall'altra i galletti lo hanno consacrato (prima da calciatore dal 1993 al 1996 e poi da allenatore nell'estate 2013).

Parole al miele per De Laurentiis: "Non è solo l'uomo giusto per il Bari, ma anche uno dei migliori imprenditori del calcio italiano. Io peraltro ho giocato in uno dei suoi primi Napoli. Ha programmato molto, i risultati alla lunga si sono visti. I partenopei hanno cambiato la propria dimensione. Quando vi militai io non fummo particolarmente fortunati, ma eravamo solo all'inizio. E fin da subito mi stupì la sua voglia di fare, mi impressionò".

Non posso mancare parole d'elogio anche per la realtà corallina: "E' una piazza passionale, ai miei tempi c'era un presidente che lavorava molto bene coi giovani. Le cose vanno bene anche adesso, come vedo. Ed esattamente come il Bari, questa è una piazza che merita la Serie C. Non c'entra davvero nulla con queste categorie la piazza di Torre del Greco. Anche la società attuale lo meriterebbe".

Quali, per il Bari, le principali insidie? La Turris è senza dubbio temibile: "E' una squadra organizzata, pratica un gioco efficace e soprattutto aggressivo. Il Bari non dovrà assolutamente abbassare la guardia. Il fattore campo, poi, conta. Ma i galletti sono stati costruiti per salire, aldilà di questa partita arriveranno fino in fondo. Il migliore? Brienza, ma quasi tutti c'entrano ben poco con questa categoria".

Nessun dubbio sul ricordo migliore da calciatore dalle parti del 'San Nicola': "La promozione in A del 1994. Non eravamo favoriti, ma ribaltammo ogni pronostico grazie ad un bel mix di giovani ed esperti. Al ritorno da Acireale ci fu una grande accoglienza".


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