Bari Grande Amore
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| Titolo: Sancataldese, Cossentino a TuttoBari: "Serve gara intelligente, con Iadaresta Bari al top. Brienza? Fa un certo effetto..." Gio Gen 10, 2019 4:03 pm | |
| Da Messina a San Cataldo: poco più di 200 km per lasciarsi alle spalle un’esperienza da dimenticare e riprendere confidenza con il campo. È la storia recente di Alberto Cossentino, difensore della Sancataldese, approdato alla corte rossoverde soltanto due settimana fa e già perno della difesa con capitan Di Marco.
Domenica ritroverà probabilmente Franco Brienza, conosciuto all’epoca delle giovanili del Palermo, la squadra della sua città natale: “Sarà molto strano – spiega Cossentino -. Mi affacciavo per la prima volta alla prima squadra, mi allenavo con lui e rimasi colpito dalla sua professionalità. Mi ha aiutato molto. Sono curioso di vederlo”.
Riavvolgiamo il nastro: San Cataldo rappresenta un’occasione di rinascita. “Sì, qui ci sono molti siciliani come me. Ho trovato una grande famiglia, una società solida e una squadra di ragazzi volenterosi”.
Hai cominciato la stagione all’AcR Messina. Perché sei andato via?
"È stata una delle parentesi più brutte della carriera. Ho avuto a che fare con persone che spero di non incontrare più nel mondo del calcio. In più, mi sono anche infortunato".
Comunque è strano vedere il Messina lì in fondo.
“Viste le premesse, c’era da aspettarselo. Ad agosto abbiamo fatto un ritiro, o pseudo tale, con quattro persone, un allenatore che dopo venti giorni è scappato vista la soluzione. Poi è arrivato qualche giocatore ma abbiamo cambiato diversi direttori sportivi e tutto è andato storto”.
Hai affrontato il Bari alla prima giornata: quello 0-3 al San Filippo è stato già la pietra tombale sul campionato e le ambizioni delle altre? “Sulla carta si sapeva che il Bari avrebbe fatto poca fatica in questa categoria. Hanno rispettato i pronostici. Perciò domenica ci aspetta una sfida davvero impegnativa”.
Hai cominciato la tua esperienza con la Sancataldese con un pareggio esterno contro la Cittanovese. Sensazioni?
“Il risultato è giusto, abbiamo fatto la nostra onesta gara e colto un punto su un campo difficile”.
Difficile in tutti i sensi, per quanto racconta chi ci gioca. Sei d’accordo?
“Sì. È un sintetico duro. Tante squadre avranno difficoltà a Cittanova, sia per le caratteristiche del campo che per il valore degli avversari. Corrono molto e lottano sulle seconde palle”.
E il Bari come si ferma?
“Con una partita intelligente, sfruttando le ripartenze”.
Domenica ritroverai anche Iadaresta. L’anno scorso eravate insieme a Latina.
“Io e Pasquale siamo molto amici. Con lui il Bari ha completato l’organico al meglio: è uno degli attaccanti più forti della serie D. Sulle palle inattive sa far male, in area è fortissimo”.
Da difensore, meglio trovarsi davanti un centravanti strutturato come Iadaresta o Pozzebon o un attaccante che da meno punti di riferimento come Simeri?
“Sono tutti clienti spiacevoli. È difficile marcare uno come Simeri così come è complicato destreggiarsi in area contro Iadaresta o Pozzebon”.
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