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| Titolo: Doudou a ilgalletto.tv: "“Necessario un immediato cambio di mentalità” Ven Ago 31, 2018 5:28 pm | |
| Ex giocatore del Bari dal 2001 al 2005 e allenatore del Gravina, in Serie D, nella stagione 2017/2018. È l’ex difensore senegalese Doudou Diaw, che ieri nella doppia veste è stato ospite de ilGalletto.tv durante la diretta per la composizione dei gironi di Serie D.
Doudou non si considera un esperto, ma conosce bene la categoria: “Ho avuto la fortuna di prima di giocarci e poi di allenare in Serie D. Il girone I in cui è stato inserito il Bari è certamente meglio del girone H, dove ci sono 6 o 7 squadre che avrebbero potuto ostacolare il percorso della compagine biancorossa. Certo è che il Bari è una presenza ingombrante sia dal punto di vista sportivo, che dal punto di vista dell’ordine pubblico”.
Doudou si è soffermato sulle avversarie che dovrà affrontare il Bari targato De Lauretiis: “La Nocerina sono 3 anni che sta facendo molto bene. Nell’Igea Virtus ho giocato con mister Auteri e lì ho vinto il campionato nel lontano 2000, ma ovviamente ora non è più quell’Igea. La Turris era nel girone del Gravina la scorsa stagione e posso dire che la nuova società sta facendo molto bene. Nel Troina, almeno fino allo scorso campionato, ci sono 8 argentini ed è una bella squadra. L’ho seguita perché ero in crisi: non conoscevo neppure i nomi di tante squadre. Ora però bisogna vedere con la mancata promozione (Troina è arrivata a pari punti con la Vibonese e ha perso lo spareggio) come andranno a ricostruire la squadra. Quando si è a un passo da un obiettivo che non raggiungi alla fine può cambiare tutto”.
“Se De Laurentiis – continua Doudou – ha preso il Bari è perché sa il fatto suo, altrimenti non ci avrebbe messo la faccia. Non bisogna fare lo sbaglio di prendere solo giocatori di categoria superiore: bisogna lavorare con giocatori che conoscono la Serie D, che sanno dove vengono a giocare e che sanno chi devono andare ad affrontare. Certo i giocatori di esperienza sono necessari perché aiutano i giovanissimi, ma attenzione a non prenderne più di 2 o 3”.
Si è soffermato anche su Ciccio Brienza: “Se è un matrimonio che vogliono entrambi, allora si farà”.
La paura più grande di Doudou se pensa al nuovo Bari è che “da subito la squadra si dovrà calare nella realtà di questa categoria. Se si va pensando che noi siamo il Bari, le altre squadre saranno doppiamente motivate. Queste cose le ho vissute in prima persona quando dalla serie B sono andato alla Cisco Roma: i primi mesi ho sofferto perché non riuscivo a calarmi in quella mentalità e in quella realtà. In Serie D se non si capisce a fondo la realtà nella realtà di questa categoria, all’inizio si è destinati a soffrire. Positiva secondo me è la scelta fatta dalla società di andare in ritiro a Roma, lontano da tutto e che abbiano deciso di isolarsi dalla città per lavorare con un allenatore nuovo, che non è del posto, che non conosce l’ambiente per dare più tranquillità alla squadra”.
Doudou, ha un passato nell’Ancona, realtà che lo stesso Cornacchini ha allenato portando la squadra a festeggiare la vittoria del campionato di D. “Mi avevano parlato molto bene di Cornacchini, anche come persona. Io non lo conosco e non lo conoscevo. Se la nuova società ha fatto questa scelta e ha voluto isolarlo dalla pressione della piazza è un buon segno perché vuol dire che credono in lui. Dai nomi che stanno uscendo sembra una squadra dal potenziale interessante. Poi è il campo che dà sempre giudizi”.
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