Bari Grande Amore
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| Titolo: Di Gennaro a TCP: "Bari, ora cambia mentalità. Basta fazioni! ADL l'uomo giusto. Giancaspro? Inquietante Gio Ago 02, 2018 1:28 pm | |
| Programmazione e unità di intenti: questi i concetti chiave da cui ripartire secondo Antonio Di Gennaro, noto opinionista della Rai ed ex bandiera del Bari. Nell'intervista rilasciata alla nostra redazione, Di Gennaro ha toccato tanti temi, lanciando un forte messaggio alla piazza biancorossa
Innanzitutto, come giudichi la scelta di Antonio Decaro di affidare il Bari a De Laurentiis?
È una scelta ponderata e fatta con intelligenza. Si erano proposte ben 11 società ma io credo che la lotta fosse tra Lotito e Aurelio De Laurentiis, entrambi uomini che sanno come far calcio. Il presidente può riportare la squadra subito nel calcio che conta con la sua capacità manageriale e con la sua programmazione calcistica. Il lavoro di Decaro? È stato un lavoro intelligente, ha valutato tutti gli aspetti per poter rilanciare nella maniera migliore il calcio a Bari. Per Aurelio De Laurentiis parlano i fatti. Nella sua vita non ha mai fallito, sia nel calcio che nel cinema. I tifosi devono essere solo contenti e non devono esistere delle spaccature nella tifoseria. So che queste divisioni erano generate da gestioni scellerate ma ora serve unione di intenti se ci si vuole rialzare. Questo è il mio appello alla tifoseria: ora è il momento di remare tutti dalla stessa parte.
Prime impressioni su Aurelio De Laurentiis?
Autoritario. È un personaggio che conosciamo tutti molto bene e si è confermato anche nella conferenza di presentazione. Ha detto le cose che tanti speravano di sentire ma soprattutto è stato chiaro. Ha detto che non sarà un percorso facile e questo è assolutamente vero ma lui è un tipo duro. Aurelio De Laurentiis ha sempre scelto sfide che avessero motivazioni importanti. Infatti, ha paragonato la sua avventura qui a Bari al film “Il Gladiatore” e già questo fa capire come si approccerà al mondo biancorosso. Lo ripeto: ora servirà esser uniti, tutte le componenti dovranno esserlo.
Dal punto di vista tecnico...
Filippo Galli è una persona assolutamente seria e una garanzia per il mondo del calcio, ha lavorato per 10 anni nel Milan e ha un curriculum che parla da sé. Servirà rifondare il settore giovanile, le strutture e soprattutto la mentalità. Per non parlare di Arrigo Sacchi, che De Laurentiis ha citato in conferenza. Qui parliamo di gente competente e importante, è la dimostrazione che si vogliono raggiungere degli obbiettivi. Sarà un’avventura stimolante se queste son le premesse. Sentire questi nomi, è già sinonimo di cambiamento.
Due società, due tifoserie e un presidente: possono nascere dei problemi?
Bari e Napoli sono entità separate. Bisogna capire che il calcio si sta evolvendo, ci sono dei cambiamenti. Non ci saranno mai problemi nella gestione del Bari e del Napoli, soprattutto ora perché le due squadre sono in due categorie così distanti. Se una persona sa gestire le società, perché non può averne due? Bisogna dare atto a questi imprenditori, a Bari abbiamo visto come non tutti meritino di gestire una società
Antonio Di Gennaro, quindi, è per le multi-proprietà?
Io sono per le cose giuste. Se le cose possono esser coniugate e sono gestite bene, perché no? In questi 4 anni a Bari ci hanno mangiato l’anima. Aurelio De Laurentiis sa benissimo come gestire una società di calcio e sicuramente non commetterà gli errori fatti negli ultimi 4 anni.
Un commento sui titoli di coda che sta scrivendo Giancaspro a una triste storia...
Una sola parola: inquietante. Poca comunicazione e nessuna programmazione. Due anni fa ci incontrammo per delle fatture della mia Scuola Calcio (Pro Calcio Bari) e, ovviamente, poi non ci siamo più sentiti. Avevamo due appuntamenti fissati per lo scorso anno e non si è presentato. Ma queste sono piccole cose rispetto a ciò che ha fatto alla piazza di Bari, tutti poi si sono resi conto di ciò che è successo. Però, attenzione: io non parlo solo di Giancaspro ma parlo anche della gestione precedente. Gli ultimi quattro anni sono da cancellare in toto. Bisogna cambiare mentalità e ripartire. Si è provato negli ultimi anni a fare all-in acquistando tantissimi giocatori senza pensare al domani. Questo è il risultato. La colpa non è solo dei presidenti ma anche di chi ha gestito il lato tecnico: tante operazioni sono inspiegabili.
Se Antonio Di Gennaro venisse contattato per il nuovo Bari?
Ci sono io e ci sono anche tante bandiere pronte a dare il contributo. Con un netto cambio di mentalità ci sari. Se avessero bisogno sanno dove trovarmi. Con la Scuola Calcio e con la mia presenza da anni a Bari, sono da tempo e sul territorio e sarei disponibile ma ad oggi è importante rialzarsi subito e guardare al futuro. Farlo per il bene di questa tifoseria, che ricordiamo è la sesta tifoseria di italia. Non mi stupirei se in Serie D, i baresi staccassero 20.000 abbonamenti. Sarebbe una risposta importante a un uomo che ha investito. Io concludo così: ci dev’essere un’unità di intenti e piazza pulita, sotto tutti gli aspetti. Mi aspetto cambiamenti dal punto di vista etico, manageriale e sportivo. Gli errori del passato ci devono servire, ora dobbiamo agire tutti nella stesa direzione. Sono convinto che andrà così e me lo auguro per il bene di questa piazza che negli ultimi anni ha passato veramente di tutto.
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