Franco CiriciLa strana storia di Enrico Guarna. L'ennesima conferma di quanto possa essere
bizzarro il mondo del calcio, ed i suoi protagonisti. Fino a pochi mesi fa, il 29enne
portiere di Catanzaro è stato ospite fisso della panchina. Serio, puntiglioso come
sempre in allenamento, mai una parola oltre le righe. Ma, comunque, un dodicesimo.
Peraltro con il contratto in scadenza e il futuro in bilico. Oggi la situazione è pres-
soché ribaltata. Aspettando le prime operazioni del Bari sul mercato (dopo l'ingaggio
dell'attaccante Caturano), Guarna può considerarsi uno dei pochi titolari certi del
nuovo Bari. Se non l'unico, fra gli uomini attualmente in rosa.
PORTA LONTAN Da luglio a febbraio scorso ha vissuto da precario. Relegato
in seconda fila, prima da Devis Mangia e poi da Davide Nicola, a guardare le prestazio-
ni non proprio convincenti del collega Antonio Donnarumma e di una retrguardia
tutt'altro che serena e compatta. Il numero uno di un Bari che, soltanto qualche me-
se prima, avevato fatto sognare l'intera città, poteva contare sulla stima dei compa-
gnie sull'amore dei tifosi. Ma per lui la porta continuava ad essere lontanta. Chissà
Perché? Sia Mangia che nNicola non hanno mai spiegato, chiaramente, i motivi di
quella discutibile scelta. Però quando Nicola, sia pur dopo undici partite dal suo arrivo
a Bari, ha avuto il coraggio di ricredersi e rilanciare tra i pali il ragazzo di Calabria.
Fatale per Donnarumma la cinquina di gol a Livorno. E non solo.
RILANCIO A Guarna sono bastate appena 15 partite per conquistare definitiva-
mente la fiducia del tecnico, riprovare da protagonista gli effetti speciali della tifoseria,
quel che conta, meritare dalla società il rinnovo del contratto (firmato il 7 maggio)
fino a giugno 2018. Non è stato un caso, il suo ritorno tra i pali ha contribuito non poco
al restauro della difesa biancorossa. Che ha trovato una nuova dimensione e maggiore
compattezza, anche grazie all'esperienza del tandem centrale Contini-Rinaudo (che
Nicola vorrebbe riavere). Dal match con il Vicenza a quello di Latina (negli ultimi due turni
è stato provato il giovane Micai), Guarna ha incassato soltando undici reti, mantenendo
inviolata la porta in ben sette occasioni. Un rilancio in grande stile, nonché il giusto premio
alla professionalità dimostrata anche nei giorni più tristi.
L'ANNO CHE VERRA' <<Con l'amore di questa città e la cattiveria di tutti nel voler
centrare un obiettivo - ha codnfidato Guarna, prima di partire per le vacanze -, si può
tornare a sognare. Noi ci riproveremo, consapevoli che una piazza come Bari non possa
restare a lungo in serie B. Occorrerrano soprattutto tre ingredienti: umiltà, convinzione e
spirito di squadra>>. Il modo più efficace per aprire la porta ll'anno che verrà. Facile intuire
che stavolta Guarna non rischierà davvero di perdere il posto, dopo la prima amichevole di
luglio. Come gli è capitato la scorsa estate, contro la Lazio.
La Gazzetta dello Sport