Rada a TuttoBari: "Bari competitivo se unito, due anni fa potevamo fare di più"

Il difensore rumeno Ionut Rada, intervistato dalla redazione di TuttoBari.com, commenta così la sfida che vedrà, sabato prossimo, fronteggiarsi Bari e Cittadella nel turno preliminare dei playoff.

Lei era fra i giocatori in campo nell'ultima partita disputata dal Bari all'interno dei playoff. Alla luce dell'esperienza maturata, quali sono i consigli che sente di dare ai biancorossi in vista della sfida di sabato?

"Il Bari viene da un anno in cui ha avuto buoni risultati ma anche momenti di difficoltà, anche se alla fine l'importante era centrare l'obiettivo. Bari è una piazza importante e spero che riesca a passare il turno, in più giocare in casa è un vantaggio, così come lo fu per noi. Sabato bisogna fare un gioco efficace, non per fare spettacolo ma per andare avanti. Sulla carta il Bari è la squadra più forte ma, come ha dimostrato anche il nostro esempio, nelle partite dei playoff può succedere di tutto".

Quali differenze nota fra il Bari in cui ha giocato lei e la rosa attuale?

"Posso dare una nota positiva a Grosso, che è riuscito in poco tempo a creare una squadra in grado di arrivare ai playoff, nonostante si siano cambiati tanti giocatori. Con tutti i movimenti di mercato che ci sono stati, anche in inverno, non era facile. Gli alti e bassi ci sono stati anche per questo, perchè anche se ci sono giocatori di qualità, questi hanno bisogno di fare squadra. È la squadra che ti porta in alto, non il singolo. Riguardo le differenze, non saprei. Anche in quella rosa c'erano giocatori di qualità, ma ci siamo fermati subito. Ero convinto che due anni fa potessimo fare di più, e sono certo che i biancorossi possono far bene anche quest'anno. Non so se al punto da arrivare in Serie A, anche se lo spero".

Quali possono essere i punti di forza della squadra di Grosso e quali quelli di debolezza?

"Il Bari ha un attacco di grande spessore, con giocatori come Brienza, Galano e Floro Flores che hanno le qualità per creare situazioni importanti. Quando perde palla può soffrire, ma è una squadra che sa farlo ed è in grado di difendersi bene. Ho visto sacrificarsi e ripiegare giocatori come Henderson e Galano, che prima non facevano la fase difensiva. Se si copre bene ed in maniera compatta è una squadra veramente forte. Quando il Bari ha giocato contro le dirette concorrenti per la promozione è scesa in campo organizzata ed ha ottenuto buoni risultati, diversamente da quanto fatto nelle partite con avversari di livello inferiore; si è scoperta troppo per cercare di segnare ed alla fine ha preso troppi gol".

Lei subentrò nella pazza sfida con il Novara, ultima apparizione del Bari ai playoff. Che ricordi ha di quella partita?

"Entrai nei primi minuti al posto di un compagno che si infortunò (Tonucci, ndr). Trovarci subito sotto di tre reti, in una sfida dei playoff, per di più giocata in casa, fu molto dura sia per noi sia per tifosi. Nel secondo tempo abbiamo avuto una reazione importante, riuscendo a pareggiare, salvo poi perdere lucidità nel finale e subire il gol che ha fermato il nostro cammino. Non so dove si poteva arrivare, ma per quello che ho visto nel mio anno e mezzo di Bari sono convinto che si poteva fare di più".

Cittadella, Palermo, Frosinone, Venezia e Perugia: le avversarie dei biancorossi sono competitive ma non imbattibili. Chi temere di più?

"Io dico che la forza sta nel gruppo, ed ho visto che i giocatori biancorossi hanno dimostrato di saper reagire bene alle critiche arrivate dopo i brutti risultati. È uno spogliatoio unito, e per questo è una squadra che non deve temere le altre. Nessuna di quelle avversarie ha l'unità che hanno i biancorossi; il Venezia è ben organizzata, Frosinone e Palermo hanno esperienza da Serie A, ma io credo che il Bari può giocarsela con tutte solo se riesce ad essere un gruppo unito, perchè nei momenti di difficoltà serve questo".


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