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 Sogliano: "Empoli? Brutta sconfitta, ora testa al Venezia. Memushaj era una priorità, ma..."

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MessaggioTitolo: Sogliano: "Empoli? Brutta sconfitta, ora testa al Venezia. Memushaj era una priorità, ma..."   Sogliano: "Empoli? Brutta sconfitta, ora testa al Venezia. Memushaj era una priorità, ma..." EmptyGio Feb 01, 2018 7:24 pm

Sogliano: "Empoli? Brutta sconfitta, ora testa al Venezia. Memushaj era una priorità, ma..." 2e315ba631ca889a28c17b859f6d7dde-09840-d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e

Direttamente dalla sala stampa del 'San Nicola', il ds Sean Sogliano fa il punto sul momento del Bari. Tanti i temi toccati: dal mercato, con i movimenti effettuati in entrata e in uscita, alle ultime prestazioni sul campo dei biancorossi. Ecco la conferenza integrale.

Che tipo di mercato pensavi di fare?

"Non faccio il mercato per me stesso. Qui si fa troppo fantamercato. Quando abbiamo cambiato tanto siamo stati criticati. Quando abbiamo cambiato poco siamo stati criticati. Sicuramente non faccio mercato per prendere un voto. Non mi interessa. Penso che il nostro mercato sia stato fatto per risolvere due problematiche per due giocatori fuori lista. Avevamo l'intenzione di continuare a cercare profili giovani. Prendere i giovani è una speranza. L'obiettivo primario era Memushaj. Nonostante fosse stata una trattativa avviata con l'agente, il Benevento ha deciso di venderlo solo attraverso l'acquisto del cartellino. Pagare un milione per un giocatore di 28-30 anni non era una cosa giusta da fare. Volevamo prenderlo in prestito e diventare proprietari del cartellino in base agli eventi di classifica. Non abbiamo preso un altro centrocampista perché sarebbe stato ingiusto. Sono scocciato di pensare che i giocatori degli altri sono sempre più forti dei nostri. Greco è andato a giocare a Foggia. Qua a Bari non poteva scendere in campo. Gioca a 50 km e fa il titolare. Dico lui, per fare un esempio. Dobbiamo credere in questa squadra, cercare di ripetere il girone d'andata e migliorando i difetti".

La situazione di Anderson?
"Anderson aveva tre offerte. E' giovane, l'avremmo venduto a determinate cifre. E' giovane e a metà stagione abbiamo deciso di tenerlo".

L'amicizia con Vigorito non avrebbe dovuto facilitare la trattativa per Memushaj?

"L'amicizia con Vigorito non c'entra col lavoro. Probabilmente hanno fatto una valutazione sul giocatore che voleva uscire e dopo con De Zerbi hanno cambiato idea. E' un'idea lecita. Nessuno ti regala giocatori".

Perché non è stato acquistato un esterno offensivo?

"Non aveva senso prendere un'alternativa. Aldilà del discorso Andrada che rientra nel discorso giovani, bisognava prendere un giocatore di caratura superiore. Le alternative ci sono: Iocolano, Balkovec, Floro Flores. Se Improta salta una partita, non giochiamo in dieci. Cissè può giocare anche esterno.

Problema in attacco. Si poteva intervenire?

"Trovare un attaccante più forte di quelli che abbiamo noi non è facile. E non era alla nostra portata. Siamo intervenuti in difesa perchè era il reparto da rinforzare. L'attacco è stato fino a 5-6 partite fa uno dei primi attacchi del campionato".

La situazione di Floro Flores

"Sono stato chiaro. Chi voleva andare via era libero di farlo. Chi vuole restare deve avere voglia di rimanere con lo spirito giusto, giocando anche poco. Noi crediamo in lui, ma chi sta qua deve accettare le scelte dell'allenatore. Chiarisco il discorso della rosa abbondante. Tutte le squadre di B hanno contratto 28 giocatori. Noi abbiamo 29 giocatori tenendo presente i 3 portieri. Vi ricordo che le ultime partite le abbiamo giocate con 3-4 della Primavera. A me piacerebbe avere altri giovani in rosa, abbiamo preso un ragazzo dall'Arezzo, un altro del 2001. Mi dispiace che ogni volta venga detto che manca qualcosa. Non troviamo pace".

Cosa manca al Bari?

"Manca di realizzare qualcosa di importante. Questo atteggiamento non fa bene perché si crea qualcosa di strano intorno alla squadra. Mi dispiace leggere di partita chiave quella di Venezia. Noi lotteremo fino all'ultimo minuto per centrare l'obiettivo di play off. Con l'Empoli è stata una partita brutta, dove abbiamo sbagliato tutto però non mi piace che ci sia la sensazione che ogni volta si debba dire "questo non va bene e quello non va bene". Alla fine poi ognuno è libero di dire quello che vuole".

L'esclusione di Anderson l'ha trovata d'accordo?

"Abbiamo detto noi di non inserire Anderson contro l'Empoli. Non era giusto metterlo in campo in quelle condizioni. Galano? E' stata una scelta tecnica dell'allenatore".

Dopo Empoli è più difficile per la squadra o per il tecnico?

"In questo momento chi fa il mio lavoro deve essere sereno e pensare la prossima gara. Il calcio è anche avere la forza di vedere la prossima gara. Io devo stare con la squadra e capire. Ognuno fa la propria analisi. Ne parlo col tecnico e poi si pensa al Venezia. Dobbiamo andare col coltello tra i denti e portare a casa un risultato positivo".

Stare in alto ha messo presione alla squadra?

"Non lo so. Penso che sicuramente quando hai poco da perdere e sei più libero mentalmente, la squadra rende di più. Se vi ricordate quando siamo partiti quest'anno siamo partiti a fari spenti, con la voglia di fare qualcosa. Dopo le prime quattro partite avevamo tre punti. Noi siamo arrivati in alto perché abbiamo creduto nel tecnico e nella squadra. Dobbiamo lavorare per cercare di mettere in campo la massima concentrazione. Non vogliamo nasconderci, noi vogliamo giocare i play off vivendo questo obiettivo quotidianamente senza ossessione. Quando una squadra ha un'ossessione da raggiungere, non abbiamo i calciatori della Juventus che sono abituati a vincere. Siamo di un altro livello".

Mancanza di serenità di Grosso nel post Empoli?

"E' stato un momento di malessere. L'allenatore non si aspettava di giocarla così contro una squadra di Serie A, in tutto e per tutto. Io penso che il nostro tecnico è un ragazzo con personalità e carattere e questo non vuol dire che non può sbagliare qualcosa. La pressione accompagna tutti gli allenatori. Grosso è orgoglioso e ci tiene a tenere la testa alta. Deve migliorare, come tutti gli allenatori giovani. Mi fa sorridere che mi abbia chiesto di non prendere le sue parti facendogli da avvocato. Mi fa sorridere che fino a 15 giorni fa gli saltavano addosso per Bari e adesso si parla di esonero. Io non gli metto pressione, gli dico dove e se sbaglia. Se noi avessimo giocato una buona partita pur perdendo, avremmo gli stessi punti ma non ci sarebbe stato tutto questo casino. Prima di mettere pressione proviamo a rialzare la testa e andare avanti. Le critiche fanno bene. Non penso che lui abbia voluto fare una formazione difensiva. Sicuramente ha sbagliato, ma non per paura di giocare contro l'Empoli".

Tanti cambiamenti aiutano a creare una squadra solida?

"Dopo 21 partite questa squadra era terza in classifica. Ci sono allenatori che non cambiano una virgola e altri che cambiano".

E' un caso aver perso contro tutte le big?

"Evidentemente queste squadre sono più forti. Sono squadre che scendono dalla Serie A e hanno 25 milioni di paracadute".

Come si spiega il calo di Galano?

"Ha fatto 13 gol in 16 partite. Non è più brillante come all'inizio perchè ha giocato tanto. Non c'è un caso Galano. Cristian è sereno, ma è impossibile giocare tutte le partite".

Tanti giocatori in scadenza nel 2018. Qual è il piano della società?

"I giovani sono sotto contratto pluriennale. I rinnovi non sono situazioni prioritarie. La società deve avere sotto contratto i giovani e poi fare valutazioni sugli altri".

I programmi futuri di Sogliano e del Bari?

"Vivo alla giornata, ma lavoro come se dovessi restare qui 10 anni. Conosco l'ambiente e vivo giorno per giorno".



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