23/08/15 - Sarà ultima settimana calda, e non solo in entrata. Rosa extra-large, quattro i sacrificabili a centrocampo. Poi l'ultimo sfizio / Bari, grandi manovre: da Defendi a Di Noia. A centrocampo uno è di troppo

Non saranno giornate interlocutorie, le ultime del mercato, per il Bari. Qualcosa bolle in pentola anche nel weekend. Stanno procedendo in queste ore a spron battuto, infatti, le operazioni diplomatiche per sfoltire la rosa e ottenere slot utili per nuovi ingressi. L'intento della società è chiaro: scongiurare il rischio, oggi tremendamente attuale, di ritrovarsi, al 31 agosto, con una rosa sovraffollata in tutti i reparti. Anche perché ai calciatori auto-annullatisi maldestramente dal progetto (Caputo e Galano) si affiancano pure pedine ritenute esemplari dalla società dal punto di vista comportamentale ma che, per normali dinamiche tecniche, sembrano piuttosto tagliate fuori dal progetto.

In entrata, oltre alle priorità note (Maniero e terzino sinistro), al Bari non dispiacerebbe armonizzare il centrocampo con un paio di pedine (Valiani incluso). Condicio sine qua non il rimescolamento quasi scientifico di precise porzioni di rosa tra correnti d'ingresso e d'uscita.

STRATEGIE - Salviato è il nome che può cadere dalla torre in difesa. Non che nel frattempo si siano rincorse richieste per l'ex Livorno, ma le ultime fiammate del mercato (miste ad una inevitabile dose di buona volontà del calciatore...) potrebbero regalare aria nuova ad un terzino perennemente chiuso negli spazi, da Sabelli, ma anche da un paio di altre new-entry adattabili al ruolo come Tonucci e Donkor. Esiste poi un principio di ingorgo a centrocampo. Valiani a parte (uomo d'ordine, pedina ligia ai compiti), il Bari potrebbe sentire la necessità di inserire in rosa una pedina di qualità. Dipenderà dalle occasioni del mercato. Ma un regista dai piedi buoni oppure un fantasista (nel 4-2-3-1 c'è spazio indifferentemente per entrambi) sembrano un'intenzione da grande squadra, non proprio relegabile a semplice capriccio.

Intoccabili Donati e Gentsoglou, restano quattro i nomi che potrebbero subire una parentesi finale di fuoco: Romizi, Defendi, Gomelt e Di Noia. In uscita il Bari premerà su uno di loro, provando a regalarsi, così, un ultimo regalo a ombrelloni ormai chiusi.




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Il Bari continua la caccia ai rinforzi da poter piazzare nella proprio metà campo. Valiani e non solo. Si attendono infatti buone nuove da Latina con l’ex calciatore del Bologna ormai ad un passo dal vestire la casacca biancorossa (da risolvere gli ultimi cavilli burocratici con il club pontino). Dopodiché si potrà lavorare sull’altro profilo che potrebbe alzare l’asticella della fantasia e instillare qualità a centrocampo, a patto che ne esca almeno uno dal reparto. Chi sarà il sacrificato?

DEFENDI – Un nome importante per l’organico biancorosso. L’ex capitano dei galletti è il simbolo di un’intera città. I tifosi lo amano. Un amore reciproco visto che il buon Marino resterebbe a Bari per tutta la vita. Ma da un po’ di tempo le cosiddette bandiere possono essere catalogate a specie protetta. Quando i sentimenti lasciano spazio a schemi, tattiche e moduli, nessuno può ritenersi intoccabile.

ROMIZI – L’aretino si appresta ad affrontare la quarta stagione in Puglia. L’ennesima sfida alle porte per uno dei veterani del centrocampo, diviso ancora una volta tra campo e panchina. L’ex viola, nonostante tutto, ha sempre saputo affilare le proprie armi conquistando partita dopo partita la scena e diventando di fatto elemento imprescindibile nello scacchiere del Bari. Un esempio lampante: l’infortunio e l’assenza nel secondo tempo del derby col Foggia hanno avuto un certo peso specifico nella debacle finale. Il mister potrà dunque fare a meno di lui?

GOMELT – Nicola lo ha voluto nuovamente tra i propri ranghi. Ma il croato, giunto a Bari lo scorso anno in punta di piedi, non ha quasi mai inciso nell’economia del gioco. Sulla trequarti biancorossa, ad oggi, servirebbe più di una semplice scommessa.

DI NOIA – La sorpresa di questo precampionato, almeno nelle sue primissime battute. Dopo l’apprendistato tra Pontedera, Chieti e Matera, è arrivata l’investitura per la giovane mezzala mancina: meno di una settimana fa il tanto atteso prolungamento del suo contratto sino a giugno 2018. Il canterano barese vorrebbe giocarsi le sue carte finalmente in casa ma non è escluso possa emigrare momentaneamente altrove e completare la propria maturazione.






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