Dal 1908, anno della sua fondazione, il Foot-Ball Club Bari utilizzò come campo di gioco la Piazza d'armi della città di Bari, chiamata "
Campo San Lorenzo",che i militari concedevano in uso.
Il Campo San Lorenzo durante una partitaLe fonti pervenute affermano che questo campo si trovava nel quartiere barese San Pasquale (allora poco urbanizzato) e che fosse il futuro "
campo Rossani", dal nome della caserma che lo ospitava.
Un altro campo utilizzato dalle formazioni baresi, dal 1908 in poi, fu il "
Campo di Marisabella", che prendeva il nome dalla contrada in cui si trovava (nelle vicinanze della costa adriatica e dell’odierna Fiera del Levante), che stando alle varie testimonianze, a differenza del San Lorenzo, non venne utilizzato per partite ufficiali. Gli stessi giocatori provvedevano al tracciamento delle linee di gioco sui campi, con sacchi di gesso.
Una scena tipica di quegli anni, calciatori con sacchi di gesso pronti a rimarcare le linee del campo.Dopo la chiusura dell'attività sportiva, nel 1915 da parte del F.B.C. Bari, il San Lorenzo fu utilizzato dall'U.S. Ideale e dal F.B.C. Liberty. Nel 1919 i militari provvidero a transennare i bordi del campo e un tifoso libertiano costruì a sue spese una tribunetta. Così attrezzato, il terreno fu usato anche dal Bari rifondato nel 1924 (e ritirato dalle competizioni l'anno seguente), fino al 1925, anno in cui il Liberty, viste le aumentate necessità delle formazioni calcistiche del capoluogo e il bisogno di un impianto proprio, finanziò privatamente la costruzione, nel quartiere Carrassi (in adiacenza con il carcere, tra le attuali vie Petroni e Benedetto Croce) del
Campo degli Sports, uno stadio adeguatamente attrezzato e con una tribuna in tufo, acciaio e legno, di 200 posti a sedere.
Poco prima di una partita al nuovissimo Campo degli Sports. Da notare la piccola tribunetta da 200 posti a sedere.Il nuovo Campo degli Sports ristrutturato nel 1928 e portato ad una capienza di 10.000 spettatori.Di proprietà del Liberty e considerato all'epoca uno degli stadi maggiormente attrezzati del Sud Italia, il Campo degli Sports ospitò anche le gare interne delle altre squadre baresi.
Con la fusione del 1928, di Liberty e Ideale nell'U.S. Bari, lo stadio di Carrassi passò in possesso ed esercizio alla nuova formazione biancorossa e subì due ristrutturazioni (che non ne modificarono l'assetto e la tipologia costruttiva), nello stesso 1928 e nel 1931, al fine di avvicinarne le dotazioni agli standard e alle necessità del tempo; dopo la seconda ristrutturazione disponeva di una gradinata per ogni lato, per un totale di circa 10000 posti a sedere.
Non soddisfacendo a sufficienza, il Campo degli Sports (poi completamente smantellato nel 1967) fu sostituito nel 1934 dallo
Stadio della Vittoria. Sito nel rione barese Marconi (nelle immediate vicinanze della Fiera del Levante), lo stadio della Vittoria ha la struttura portante in calcestruzzo armato e tamponature in tufo, è ad anello unico, a pianta ellittica lievemente schiacciata e conta più di 45000 posti; il Bari vi ha giocato le sue gare interne per 56 anni (fino al 1990).
Il bando indetto dal Comune di Bari per la costruzione del nuovo stadio di calcioLo Stadio Della Vittoria, voluto da Benito Mussolini, è completo. Da notare la torre di maratona poi demolita.Istantanea degli Ultras Curva Nord nel Della Vittoria(anni '80)Un'immagine più recente del Della Vittoria, scattata poco prima della ristrutturazione del 1997Nel 1990, anche in occasione dei mondiali di Calcio, è stato inaugurato lo
Stadio San Nicola, disegnato dall’architetto Renzo Piano e realizzato anch'esso in calcestruzzo armato; con le gradinate a due anelli sovrapposti (di cui l'anello superiore a spicchi concavi in parte separati) per un totale di 58270 posti a sedere. E’ soprannominato l'"astronave" perché visto dall'esterno fa pensare appunto a un'astronave atterrata sull'altura che ne è sede.
In San Nicola durante la fase di costruzioneBellissime diapositive del nuovo stadio, voluto fortemente dalla famiglia Matarrese per la crescita dell'A.S. Bari(poi fallita nel 2014).Credits: Wikipedia,Prof. Gianni Antonucci