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| Titolo: FC Bari, risolto il mistero delle giacche a vento. Cirillo (Zeus): “Rapporto incrinato non da noi” Lun Gen 08, 2018 9:07 pm | |
| Il rapporto tra la FC Bari 1908 e lo sponsor tecnico Zeus non è più quello di inizio stagione. Qualcosa è successo, qualcosa si è rotto. Non siamo noi a dirlo. A parlare è Salvatore Cirillo, amministratore delegato dello sponsor tecnico (Zeus). Lo abbiamo chiamato per chiarire la questione relativa alle benedette, per qualcuno maledette giacche a vento in omaggio. Tanti tifosi ci stanno segnalando il silenzio della società biancorossa rispetto alla richiesta di un cambio taglia, ma anche alla mancata fornitura di altri pezzi griffati.
“Abbiamo consegnato un numero di giacche a vento equivalente a quello degli abbonati, nelle taglie che ci sono state richieste – spiega Cirillo -. La consegna è stata ultimata il 2 dicembre scorso, dividendo la spedizione in 4 parti. Abbiamo fatto una scorta di circa 1.500 pezzi, ma finora la società non li ha richiesti e quindi li teniamo stoccati in una delle nostre fabbriche all’estero. Qualora arrivasse un ordine saremmo in grado di fornirle a pagamento al massimo due settimane. Solo quelle inviate finora erano gratis. Lo abbiamo fatto per avvicinare lo sponsor tecnico al tifoso in una piazza importante come quella di Bari”.
L’amministratore delegato, però, va oltre la fornitura degli omaggi ed esprime tutto il suo rammarico per il rapporto sempre più freddo con la FC Bari 1908. “Sicuramente non siamo Adidas o Nike – spiega – forse qualcosa è arrivata con un po’ di ritardo, ma per chi produce ed importa ci sta. Dove c’è l’esigenza e la richiesta da parte della società ottempereremo, perché ci interessa più il giudizio del tifoso che quello stesso della FC Bari”. A quanto pare il contratto di sponsorizzazione non ha creato alcun malinteso.
“È venuto fuori un bel materiale – aggiunge Cirillo – abbiamo fatto anche la felpa pre-match, di cui sono dotate poche squadre di serie A e B hanno”. Il vero problema sta nel contratto per il merchandising. “Che la società ha voluto a parte”. “Non sono mancati ritardi parziali, lo ammetto – dice ancora il numero uno della Zeus -. Per la sponsorizzazione c’è la classica forma del cambio merce, quindi non dovevano pagare. C’è stato dato l’acconto per il merchandising e arriverà il resto dei pagamenti con scadenze che partono dalla fine di gennaio. Abbiamo consegnato tutti i pezzi ordinati, hanno anche avuto il set vintage con la scarpetta antica ed il pallone, che era più un vezzo. Manca qualche t-shirt primavera estate, ma forse non era il momento di ordinarle. Siamo in una situazione che non abbiamo ben capito”, ed effettivamente non hanno ben capito neppure molti tifosi.
“Sarebbe il caso che il Bari dicesse le cose come stanno – incalza il rappresentante dello sponsor tecnico -. Al di là di tutto siamo stati entusiasti per la collaborazione con il Bari, che è un nostro fiore all’occhiello, ma è successo qualcosa. Vede, col Crotone abbiamo un rapporto di 12 anni, ci hanno aspettato anche quando sono saliti in serie A. Siamo un’azienda che segue ancora i rapporti con amicizia. Con la FC Bari siamo stati quasi perfetti, qualche intoppo può esserci in qualsiasi situazione, anche dovuti ad alcune modifiche in corso”.
E allora cosa è successo? “Si è perso il rapporto diretto – prova a spiegare Cirillo -. La società ha usato gli inconvenienti nella storia delle giacche a vento per mettere in discussione il rapporto stesso di collaborazione. Noi avevamo comunicato che ci sarebbero stati dei ritardi perché si trattava di un modello fuori dalla nostra collezione. Non ci sono state lettere o contestazioni. Stiamo risolvendo alcuni inconvenienti, ma problemi reali non ce ne sono. Da un lato dovremmo avere dei soldi, ma altri dovremmo darne. L’aspetto economico per quanto ci riguarda è secondario in questo momento. Alla squadra non manca nulla, hanno le maglie e le felpe per finire il campionato. Ad oggi abbiamo ottemperato a tutti gli impegni. Stiamo facendo loghi, nomi, numeri e lo stiamo facendo in due giorni lavorativi e non in 30, come avremmo anche potuto fare. Ecco perché mi sto meravigliando del loro atteggiamento. Se poi è il pretesto per scaricarci a fine campionato non ci sono problemi, qua stiamo. Capisco che in partite con tanti spettatori, come la partita col Foggia o in quelle successive possano essere stati avvicinati da qualche grossa azienda”.
Salvatore Cirillo, non risparmia nessuna spiegazione. Certo, è il suo punto di vista. Abbiamo provato a metterci in contatto con l’ufficio stampa della società, per il momento senza riuscirci. Ovviamente restiamo a loro disposizione. “Grazie per avermi dato la possibilità di chiarire – commenta -. Anche se una società come la loro può smentire, seppure diventa sempre più difficile, perché sono anni che vanno avanti così”. Neppure i problemi con una moltitudine di fornitori ha fermato l’entusiasmo iniziale della Zeus. “So delle ingiunzioni di pagamento – precisa Cirillo -, mi avevano preparato a questa cosa, ma per noi era più importante quello che davamo e non ciò che ricevevamo. Eravamo consapevoli di gestire una grossa piazza. Avevo parlato con lo sponsor precedente, che ci aveva ragguagliato sui precedenti con la FC Bari. Ero a conoscenza di tutto, ma speravo e pensavo di avere a che fare con persone capaci di un rapporto più diretto, invece ho l’impressione che si nascondano dietro gli avvocati, anche se non è il mio caso specifico, che sono quelle cose antipatiche in un rapporto di collaborazione. È diventata una procedura, dove in ogni momento sta di mezzo un avvocato. Penso a lavorare, non posso stare solo dietro alla FC Bari 1908. A questo punto dobbiamo andare di procedura anche noi”.
https://bari.ilquotidianoitaliano.com/sport/2018/01/news/fc-bari-risolto-il-mistero-delle-giacche-a-vento-cirillo-zeus-rapporto-incrinato-non-da-noi-184863.html/ | |
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