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| Titolo: Tedino: "Siamo in difficoltà, ma a Bari non sarà determinante" Sab Dic 09, 2017 2:22 pm | |
| Una partita di cartello, da affrontare in una situazione d'emergenza. Il Palermo si prepara alla sfida di domani contro il Bari, un match che il tecnico rosanero Bruno Tedino ha preparato con non poche difficoltà: "È evidente che siamo in difficoltà dal punto di vista dell'organico - esordisce il tecnico in conferenza stampa - Non è semplice. Non riguarda tanto chi abbiamo disponibile oggi, ma quel che dobbiamo fare durante la settimana. Avendo ventidue giocatori a disposizione si può lavorare con intensità, quando se ne hanno pochi come nell'ultimo periodo bisogna essere bravi a gestire il lavoro. Più si gestisce, meno lavoro e con meno benzina ti trovi. Come staff dobbiamo fare sempre delle valutazioni e ingigantire le prestazioni di chi scende in campo. In questo momento gli indisponibili sono i più forti della squadra e bisogna essere coerenti nelle valutazioni. Abbiamo comunque preparato la partita al massimo, come sempre". "È una partita di cartello vista la classifica - ammette Tedino - Non è determinante perché non sta scappando nessuno, se dovessimo fare un risultato in mezzo a queste difficoltà sarebbe veramente importante. Noi non siamo capaci a fare i calcoli, a volte siamo stati bacchettati per qualche pareggio in più. Abbiamo fatto un calcolo con lo staff e da inizio stagione ad oggi qualche punto ci manca. Il punto secondo me è sempre molto importante, noi dovremo fare una buona partita ma eventualmente un pari sarebbe un buon risultato. Non dobbiamo accontentarci, noi cercheremo di vincere la partita, fermo restando che dobbiamo fare una grande prestazione". Qualche dubbio di formazione per Tedino che deve risolvere il ballottaggio in avanti, con un possibile arretramento di Coronado: "Davanti abbiamo La Gumina, Embalo e Trajkovski, tre giocatori differenti tra di loro, e Coronado che è ibrido, può giocare dappertutto. Io scelgo pensando a quello che abbiamo fatto durante la settimana. Sinceramente rifarei la stessa scelta di Venezia. Abbiamo provato delle situazioni con Coronado più arretrato, attualmente chi ho a disposizione forma un centrocampo leggero. Se dovesse giocare Dawidowicz non ha una grande autonomia, per esempio. Dobbiamo fare delle valutazioni importanti perché per esempio non si è allenato neanche Szyminski che si è allenato solo oggi. È uscito dalla sfida col Venezia con un microtrauma, vista la situazione d'emergenza ha riposato durante la settimana. Valuteremo, anche se dovrebbe farcela a recuperare clinicamente". Tedino si sofferma anche sulla mancanza di Nestorovski, un'assenza pesantissima in questo momento: "Dobbiamo capire cosa si intende per vice-Nestorovski. Chiedere ad un attaccante forte di fare il secondo di Nestorovski non diciamo come risponde. Meglio tenere uno come La Gumina che sta tornando ad allenarsi come si deve. Stiamo così se dobbiamo cercare un vice, se cerchiamo un attaccante forte il discorso è diverso, un giocatore che magari può anche giocare insieme a Nestorovski. Noi pensiamo a far giocare bene chi c'è adesso, poi ci pensa la società ad eventuali innesti. Con la squadra abbiamo instaurato un rapporto di un certo tipo. I ragazzi hanno avuto un impatto veramente duro e pesante, la squadra ha dimostrato di avere un grande cuore e spirito di sacrificio nonostante le difficoltà. Ci sono le componenti mentali per fare una partita importante. Sappiamo quali sono i nostri limiti, questa è una grande virtù". Parlando degli avversari, Tedino usa parole al miele nei confronti di Grosso: "Il Bari ha un modo di giocare molto bello, hanno grande personalità e qualità. Ho visto Fiamozzi, Anderson, Sabelli, sono giocatori molto bravi. Muovono bene la palla e sono forti nelle palle inattive, in attacco hanno giocatori formidabili come Galano, Floro Flores o Kozak. Vanno fatti i complimenti a chi ha formato questa squadra e a chi li allena visto che giocano molto bene. Grosso è l'emblema della nazionale campione del mondo, ci si ricorda di lui al pari di Tardelli perché hanno fatto vincere l'Italia. Ho vissuto quella partita da tifoso, da allenatore lo stimo perché ha fatto bene coi giovani alla Juventus, trasmettendo concetti e calcio propositivo. Ha tutte le competenze e le conoscenze per diventare un giocatore importante. In casa hanno fatto otto vittorie su nove. Spesso hanno giocato con il 4-3-3 o il 4-3-2-1. Snocciolano diversi sistemi di gioco, motivo per il quale non sapremo come giocheranno. Dovremo essere bravi a portare i nostri principi all'interno della partita". Il Palermo si troverà davanti un San Nicola colmo di tifosi. Tedino, parlando delle sfide esterne, elogia i tifosi che finora hanno seguito la squadra lontano dal Barbera: "Vedo dei grandi svantaggi quando giochiamo in casa perché non riusciamo ad allargare il gioco perché c'è grande densità difensiva da parte dei difensori. La Juventus ha fatto una partita eccellente contro il Napoli che ha un grande indice di pericolosità, creando solo due occasioni. È un merito della Juventus che è riuscita a fare grande densità. Quando non si sfruttano in casa le proprie caratteristiche sin dai primi minuti le partite si complicano, come visto contro Novara e Cittadella. Quest'ultima è stata l'unica partita veramente triste e brutta. Fuori casa abbiamo sentito sempre il calore dei nostri tifosi, questo ci da una mano ed una spinta in più. A Cremona abbiamo preso gol e dalla panchina non sentivo il boato del pubblico, ma i nostri tifosi che ci spingevano a recuperare. La vittoria non è stata poi un caso, siamo orgogliosi di sentire questo calore". Tedino si sofferma anche sui singoli, sul ritorno di Bellusci e sul momento di Aleesami: "Bellusci è un ragazzo incredibilmente attivo, non è solo un difensore ma un ragazzo di grande affidabilità. Ha entusiasmo, non vuole perdere neanche le partite sette contro sette in allenamento. Mi piace come agisce a 360° grandi nel nostro ambiente. Ci fa piacere, porta una dose importante di esperienza in un momento dove stiamo accusando la mancanza di maturità. Entra in campo sempre con una mentalità di un certo tipo. Aleesami ha impiegato molto tempo ad entrare in ritmo partita. Avevamo trovato la squadra giusta, sotto certi aspetti non c'erano dei meccanismi ben oleati. Aleesami e Rispoli sono stati ben marcati contro il Venezia, ma non abbiamo subito una loro ripartenza". "Gnahoré non è Murawski - prosegue Tedino - contro il Venezia l'ho fatto giocare a destra perché altrimenti avrebbe avuto Falzerano davanti, un giocatore rapido che poteva scappar via. Gnahoré è un giocatore di propulsione, attacca gli spazi. Murawski, invece, vive maggiormente in mezzo al campo, deve solo aumentare la velocità di gioco. Sono diversi, con loro e Rispoli avevamo trovato un raccordo molto importante". Chiosa finale di Tedino su Zamparini che nei giorni scorsi ha incontrato il tecnico e la squadra: "Zamparini l'ho trovato molto carico ed energico, ho trovato una persona molto attiva in tutto. Non stiamo facendo delle valutazioni su chi sta facendo bene o male, ma dei discorsi sulla valorizzazione dei giocatori che abbiamo. Stiamo pensando a migliorare questa squadra, ma non sarà qualcosa di drastico. Questa squadra ha dimostrato di avere qualcosa di importante. Abbiamo le idee molto chiare, sia io che la società. Ci sono sempre stati molti confronti tra me e Lupo, pensiamo di aver in mano la situazione non solo dal punto di vista tecnico. Proseguiamo così. Non ho visto nessuno preoccupato sulla situazione del fallimento, ho visto estrema serenità sul piano lavorativo. Non ci sono dubbi".
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