Epolis - Auguri mister e occhio al priscio

Tanti auguri mister. Non poteva ricevere regalo più bello dai giocatori biancorossi per il suo 40esimo compleanno. È vero, lei ha vissuto emozioni professionali che in pochi potranno eguagliare, ma entrare negli “anta” nella sua prima stagione da allenatore in un campionato professionistico e ritrovarsi da solo in testa alla classifica siamo sicuri che ha emozionato anche lei. “Di arrivare ci si può arrivare, ma rimanere è la cosa più complicata. Noi questo lo sappiamo, ce lo siamo ripetuti in settimana e abbiamo voglia di continuare a ripetercelo” lei ha detto nel dopogara di Bari-Foggia a dimostrazione del fatto che sa bene qual è la nuova sfida biancorossa. Parole rassicuranti. Un po’ meno rassicuranti quando ha spiegato che “nel derby siamo partiti contratti perché l’atmosfera era bella e ci ha un po’ condizionato nel primo tempo”.
Caro mister Grosso, non neghiamo che Bari tenda a deprimersi oltremodo quando le cose non vanno, ma quel che ha visto domenica mattina è solo la punta dell’iceberg di quanto questa città affamata di serie A può produrre in termini di entusiasmo, quel sentimento particolare che qui si chiama “priscio”. La avvisiamo in modo tale che lei possa spiegarlo anche ai suoi: se il Bari continuerà così, si prepari a giocare ogni turno al San Nicola davanti a 40mila e più tifosi. Quindi i ragazzi li alleni anche a questo.


Maurizio Spaccavento.
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