13/08/15 - Salernitana-Maniero, rottura: nell’ultima settimana il giocatore non è mai stato vicino ai granata. Andrà a Bari a prescindere da Bianchi

Partiamo da una doverosa premessa: nell’ultima settimana, anche a livello nazionale, non si è fatto altro che parlare di Riccardo Maniero in viaggio per Salerno, addirittura in concomitanza con la presentazione della squadra prima della sfida contro il Pisa. Non siamo soliti cantarcela e suonarcela da soli, ma è d’obbligo sottolineare- anche per rispondere ad alcuni messaggi offensivi arrivati in questi giorni che ci accusavano di essere gli unici a non aver dato l’ufficialità di Maniero alla Salernitana- che sin dal primo momento avevamo evidenziato che la trattativa aveva subito un rallentamento e che altre società avevano bussato alla porta del Catania formulando una proposta interessante. Sarà perchè ci fidiamo soltanto delle nostre fonti e del nostro lavoro, sarà perchè non ci piace “illudere” la gente millantando potenziali arrivi se non quando sono praticamente certi, da questa testata non avete mai letto che l’attaccante era già della Salernitana e che il contratto era stato firmato. Per chiudere definitivamente questa lunga telenovela estiva e chiarire una volta per tutte quanto accaduto, ripartiamo dalla prima settimana di luglio. Fummo i primi (clicca qui) a svelarvi questa trattativa: la Salernitana contattò Maniero un mese e mezzo fa prospettandogli la possibilità di firmare un contratto triennale a cifre molto interessanti per la categoria. Il giocatore, assistito da Alessandro Moggi, inizialmente prese tempo al punto da annunciare su facebook la volontà di restare a Catania “in qualunque categoria”; il destino degli etnei era ancora poco chiaro e parlare di rescissione era ritenuto prematuro. Dopo una settimana di colloqui utili a trovare l’intesa economica, Maniero tentennò e la Salernitana preferì virare su altri giocatori per non farsi cogliere impreparata e per consegnare all’allenatore un centravanti di peso e di spessore prima della partenza del ritiro. E così, con un autentico blitz notturno da parte del ds Fabiani, si decise di acquistare dal Benevento Umberto Eusepi (clicca qui) e di riconfermare, almeno ufficialmente, il brasiliano Caetano Calil ed il rumeno Andrei Cristea.

Ad inizio agosto, dopo aver sondato i vari Ebagua, Ardemagni, Vantaggiato e Coda, la Salernitana ha imbastito una maxi operazione col Catania forte degli ottimi rapporti tra Pulvirenti e Lotito. Mercoledì scorso la svolta, con una riunione fiume nella sede del Catania in presenza di dirigenti e procuratori e la possibilità da parte dei granata di piazzare il triplo colpo: il difensore Raffaele Schiavi, il centrocampista Daniele Sciaudone e l’attaccante Riccardo Maniero, un ritorno di fiamma inatteso, ma quanto mai gradito da parte di un giocatore capace di fare la differenza in questa categoria e perfetto per le caratteristiche del 4-3-3 di Torrente. Alle 19 sembrava tutto fatto, con tanto di ok del Catania alla rescissione, volo prenotato per effettuare le visite mediche e triennale a cifre importanti. Proprio quando l’annuncio sembrava imminente, il dietrofront da parte della Salernitana. “Abbiamo preso due calciatori importanti, ora ci prendiamo una pausa di riflessione” sosteneva la società, una mossa che spiazzò l’entourage di Maniero e che spinse il diretto interessato a guardarsi intorno dando un tempo massimo ai granata: se entro lunedì 11 non fosse stato convocato in sede a Salerno, si sarebbe sentito libero di firmare per chiunque. Gli estimatori, d’altronde, non mancavano (clicca qui), ma pur di sposare un progetto così interessante erano state accantonate le richieste di Ternana, Novara e Pescara, laddove i tifosi lo avrebbero riaccolto a braccia aperte dopo la dolorosa separazione invernale. La svolta lo scorso 9 agosto, quando anticipammo che il Bari aveva soprassato la Salernitana e rischiava di soffiarle quel bomber che già stava facendo sognare la piazza (clicca qui): mentre altrove si diceva che Maniero sarebbe stato presentato ai tifosi prima di Salernitana-Pisa, il suo procuratore era a telefono con Paparesta per sancire il suo passaggio all’ombra del “San Nicola” a prescindere dall’esito dell’operazione Rolando Bianchi. L’altro ieri, prima di prendere la decisione definitiva, Maniero ha chiesto all’agente di contattare Fabiani e di capire quali intenzioni avesse la Salernitana: o dentro o fuori. “Ci siamo presi un periodo di riflessione, se ne riparla dal 20 agosto in poi” diceva il ds granata a microfoni e taccuini, ed in effetti era stato chiesto al giocatore di attendere ancora. Il passaggio sfumato di Calil al Foggia, d’altronde, aveva complicato i piani: dall’operazione sarebbe entrato un discreto gruzzoletto, si sarebbe liberato un posto nella famosa lista dei 18 e la Salernitana avrebbe potuto reinvestire i 120mila euro- netti- di ingaggio risparmiati per il brasiliano, che da tempo chiede un rinnovo che tarda ad arrivare. Ieri sera la parola fine alla querelle: la Salernitana ha deciso di puntare altrove ed ha “autorizzato” il trasferimento al Bari, che già oggi conta di chiudere l’operazione nonostante il gioco al rialzo della Ternana ed il nuovo sondaggio del Pescara (che, con la retrocessione del Teramo, riavrà Donnarumma). In conclusione: Maniero era il reale obiettivo per l’attacco, mercoledì 5 agosto la trattativa era praticamente conclusa, ma 24 ore dopo la Salernitana prese tempo sperando che il giocatore pazientasse. L’altro ieri, assodato che l’operazione procedeva a rilento, Maniero ha chiuso la trattativa con il Bari e si appresta a giocare all’Arechi soltanto da avversario. I tifosi sono dispiaciuti, del resto stiamo parlando di un grande bomber che avrebbe garantito un buon bottino di reti. E’ opinione diffusa, però, che se Fabiani ha mollato la presa è probabile che abbia pronto un altro colpo capace di infiammare la piazza e scatenare l’entusiasmo dei tifosi, “illusi” da voci su arrivi imminenti che imminenti non sono mai stati. Alla Salernitana, ad ogni modo, il bomber serve, la palla passa ad una società e ad una dirigenza che ha già dimostrato di avere la competenza per allestire rose di assoluto spessore in ogni categoria.





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