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| Titolo: Sfida nella sfida, il derby pescarese tra Grosso e Camplone Gio Ago 24, 2017 12:07 am | |
| Il posticipo di lunedì sera tra Bari e Cesena rappresenta una sorta di “sfida nella sfida” per Fabio Grosso ed Andrea Camplone. I due allenatori infatti sono entrambi pescaresi e pertanto il loro primo faccia a faccia da avversari in panchina sarà una sorta di derby cittadino.
L’emergente tecnico dei Galletti, indimenticato grande protagonista del trionfo dell’Italia al Mondiale del 2006, è nato a Roma il 28 novembre 1977, ma è cresciuto a Pescara, dove ha vissuto per tanti anni prima di trasferirsi a Torino per ovvi motivi professionali: tuttora trascorre in Abruzzo le sue vacanze estive, anche per mantenere saldo il legame con la città. La storia di Grosso nel mondo del calcio è iniziata alla Renato Curi, una società satellite del club biancazzurro, per poi raggiungere l’apice con le maglie di Palermo, Inter, Lione e Juventus, oltre che con quella della Nazionale, ragalando a tutti noi l’emozione del rigore decisivo nella finale contro la Francia. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, nel 2014 Grosso ha preso in mano le redini della Juventus Primavera, lasciata solo pochi mesi fa per intraprendere la sua prima avventura sulla panchina di una squadra maggiore, peraltro molto prestigiosa come quella del Bari.
Andrea Camplone ha radici pescaresi ancora più profonde: nel capoluogo abruzzese è infatti nato il 27 luglio 1966 e tuttora ci vive, gestendo con la famiglia uno stabilimento balneare sul lungomare, denominato Bagno Gilda. Calcisticamente, l’attuale mister del Cesena è cresciuto proprio nel Pescara, squadra con la quale ha fatto tutta la trafila e raggiunto la serie A, da capitano dell’undici guidato da Giovanni Galeone: nelle sue 9 stagioni biancazzurre, Camplone ha raccolto ben 188 presenze (un gol), impreziosite da due storiche promozioni.
Oltre alla città di origine, è possibile riscontrare anche altre analogie tra i due allenatori: entrambi sono stati terzini, anche se Grosso ha sfrecciato per lo più sulla corsia sinistra, mentre Camplone ha presidiato principalmente la destra. Inoltre, oltre ad aver entrambi guidato il Bari, li accomuna il sistema di gioco, il 4-3-3 propositivo basato su trame palla a terra e verticalizzazioni che presumibilmente Fabio adotterà anche lunedì sera, mentre Andrea, seppur convinto estimatore del 4-3-3, nell’occasione opterà invece per il 3-5-2 già proposto ai tempi del Perugia e rispolverato nel girone di ritorno dello scorso campionato a Cesena per provare a risolvere i problemi di equilibrio e di classifica. Un modulo che ha regalato ai bianconeri la salvezza ed anche qualche prova gradevole, tanto da convincere Camplone a riproporlo anche in questo avvio di stagione.
La stagione alle porte rappresenta un crocevia importante per entrambi i tecnici, che giustamente sognano un futuro in massima serie: Grosso vorrà dimostrare di essere all’altezza di una panchina di serie B prestigiosa ed ambiziosa, mentre Camplone vorrà riconfermarsi e lasciare il segno in Romagna, dopo aver condotto il Cesena ad una salvezza affatto scontata. Lunedì sera vedremo chi avrà la meglio in questo inedito derby pescarese, sperando naturalmente che il risultato penda dalla parte del Cesena…
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